Milik ‘re’ dei bomber di Serie A, meglio di CR7 e Icardi: in campionato 1 gol ogni 104’
Un gol, decisivo, da subentrato contro l’Atalanta e una doppietta da titolare nel match stravinto dal Napoli sul Frosinone. È questo il bottino nelle ultime due gare di campionato messo in cascina da Arkadiusz Milik, il bomber polacco che sembra finalmente ritornato ai livelli pre-infortuni e che sembra aver scavalcato Dries Mertens nelle gerarchie di Carlo Ancelotti per il ruolo di prima punta affiancata dall’intoccabile Lorenzo Insigne. A parlare per il centravanti ex Ajax sono i numeri che lo vedono al momento come bomber più prolifico della Serie A in relazione ai minuti giocati tra coloro che hanno segnato almeno due reti fino ad oggi in questo campionato.
Un gol ogni 104’: Milik meglio di Cristiano Ronaldo e Mauro Icardi
I numeri dell’attaccante classe 94’ infatti parlano chiaro: sette reti in 728’ giocati, spalmati in tredici apparizioni, cioè un gol segnato ogni 104’. Nessuno tra i grandi bomber di Serie A fino ad oggi è riuscito a fare meglio di lui (eccezion fatta per Alessandro Matri del Sassuolo che in questa prima parte di campionato ha però realizzato fin qui un solo centro avendo giocato soltanto 85’) in rapporto ai minuti giocati. Non ci è riuscito il cinque volte Pallone d’Oro Cristiano Ronaldo che in queste prime 15 giornate di Serie A ha sì timbrato il cartellino in dieci occasioni ma con quasi il doppio dei minuti a disposizione rispetto al polacco del Napoli (1.340’) con una media quindi che racconta di una marcatura ogni 134’ giocati. Non ci è riuscito nemmeno Mauro Icardi che con otto segnature in 949’ tiene una velocità di crociera di un sigillo ogni 119’.
Il duello polacco con Piatek
E a proposito di bomber polacchi della nostra Serie A, Arkadiusz Milik sta vincendo il duello anche con il connazionale, rivelazione di questo avvio di torneo, Krzysztof Piatek del Genoa che prima di oggi (alle 18 il Grifone affronterà la Spal a Marassi nel match valido per la quindicesima giornata) ha segnato dieci reti in campionato giocando però 1.144’, andando quindi in media in gol ogni 114’ disputati.
Il duello partenopeo con Mertens
E, al momento, risulta vincitore anche nel duello interno con Dries Mertens con cui, fino ad oggi, Carlo Ancelotti lo ha alternato nel ruolo di centravanti per questioni tattiche (le caratteristiche dei due differiscono molto con il polacco che offre maggior peso in area di rigore e una variante al gioco palla a terra, mentre il belga garantisce maggiore rapidità e tecnica sulla trequarti avversaria) e di condizione fisica e atletica. Il folletto belga fin qui, in questo campionato, ha messo a segno lo stesso numero di reti del compagno col numero nove sulla schiena, cioè sette, venendo però impiegato per 835’ (107’ in più rispetto a Milik), facendo dunque registrare una media momentanea di un centro ogni 119’ passati sul rettangolo verde.
Un feeling con il gol interrotto solo dagli infortuni
Sembra dunque che il bomber acquistato nel 2016 dall’Ajax per 32 milioni di euro sia finalmente tornato ai livelli di prolificità che avevano convinto la società partenopea a puntare su di lui per il dopo-Higuain. Ma, va detto che, nonostante i due gravi infortuni che ne hanno condizionato le due prime stagioni ai piedi del Vesuvio, il 24enne di Tychy, quando disponibile, in Serie A ha sempre segnato con grande regolarità tant’è che il suo ritmo medio nel massimo campionato italiano è di una rete ogni 101’. Questo a testimonianza del fatto che, al netto dei due pesanti infortuni, il feeling con il gol non lo ha mai davvero perso.