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Milan, Yonghong Li a caccia al socio di minoranza proprietario del futuro

In casa Milan il proprietario Yonghong Li ha scelto di seguire principalmente un’altra strada, dopo aver messo da parte quella relativa al rifinanziamento del debito con il fondo Elliot: si cerca l’accordo con un socio di minoranza che possa in futuro diventare di maggioranza e dunque acquisire la proprietà del club.
A cura di Marco Beltrami
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Si prospetta una nuova estate calda per il Milan. L'unica certezza per il club rossonero è quella relativa al 19 giugno, quando i suoi dirigenti dovranno presentarsi per l'audizione di  di fronte alla camera giudicante dell’UEFA a Nyon. Ecco allora che i prossimi giorni saranno decisivi per il futuro della società in attesa della sanzione che potrebbe cambiare gli scenari, soprattutto nel caso in cui dovesse arrivare l'esclusione dall'Europa, ipotesi tutt'altro che campata in aria. Nel frattempo c'è grande fermento in casa Milan, con il proprietario Yonghong Li che ha scelto di seguire principalmente un'altra strada, dopo aver messo da parte quella relativa al rifinanziamento del debito con il fondo Elliot.

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Milan, caccia al socio di minoranza proprietario del futuro

Il patron del Milan cerca un nuovo socio. Una figura che possa entrare nel progetto Milan, come evidenziato dal Corriere della Sera, con una quota iniziale di minoranza e con l'impegno che entro un periodo di tempo la stessa si trasformi in una quota di maggioranza. Una prospettiva tutt'altro che semplice, dopo che lo stesso Li ha rifiutato molte offerte per la cessione di parte delle sue quote considerate troppo basse. Il tempo stringe e nei prossimi 15 giorni, potrebbe anche arrivare un accordo che cambierebbe le carte in tavola per il Milan.

La situazione societaria in casa Milan

Al momento tutto è stato gestito con la massima segretezza è in esclusiva, soprattutto in merito alla visita milanese di Yonghong Li. Certo non sono mancate le indiscrezioni, come quella relativa al possibile ingresso di Preziosi, smentito dal diretto interessato, ma la sensazione è che potrebbe anche esserci un colpo di scena. La trattativa con il nuovo socio di minoranza infatti potrebbe essere anche in fase avanzata, con la due diligence già archiviata ma solo nei prossimi giorni tutti i dubbi saranno sciolti. Quello che al momento è certo è che Yonghong Li considera questo il miglior modo per evitare il passaggio di proprietà al fondo Elliot, con l'aumento di capitale dietro l'angolo (30 milioni da versare entro giugno)

Il Milan si presenterà davanti all'Uefa il 19 giugno

Se l'accordo dovesse essere concretizzato, la speranza del Milan è di poter presentarsi il 19 giugno davanti alla camera giudicante dell'Uefa con maggiori garanzie. I tempi sono assai stretti, e i rossoneri potrebbero "rientrare" in caso di verdetto sfavorevole per l'eventuale ricorso al Tas di Losanna, per cui sarebbero necessari altri 10 giorni. I rossoneri ovviamente si augurano che non ci sia bisogno di questo e che le prospettive presentate a Nyon possano bastare per evitare un verdetto che condizionerebbe in primis il calciomercato

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