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Milan vs Inter, il derby dei ‘bidoni’ rossonero-azzurri

Josè Mari, preso dall’Atletico Madrid per 40 miliardi di lire (5 gol in 3 anni). L’ex bomber del Deportivo Alaves (finalista di Coppa Uefa nel 2001) Javi Moreno (30 miliardi per 3 gol). E ancora Pancev, Gresko, Domoroud, Vampeta. La stracittadina è stata anche palcoscenico di calciatori flop.
A cura di Salvatore Parente
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È stata spesso una sfida straordinaria, avvincente e affascinante la stracittadina di Milano. Per merito dell’atmosfera calda e suggestiva del catino di San Siro ma soprattutto per le tante stelle, dei tanti campioni che hanno caratterizzato i diversi derby del Meazza. Tale è la bellezza dell’appuntamento che, all’uscita ufficiale dei vari calendari di Serie A, non solo i tifosi delle due squadre, ma anche i puristi del pallone, prendono nota della data delle gare d’andata e ritorno. Cosa accadrebbe invece se a giocare questa partitissima fossero i bidoni che hanno vestito il rossonero ed il nerazzurro? Vediamo la composizione delle rose dei flop che si affronterebbero sul rettangolo di gioco.

ONYEWU
Lo statunitense ex Milan Oguchi Onyewu

Promesse e campioni in declino: il Milan dei rimpianti

Nell’undici rossonero dei flop milanisti della recente era Berlusconi, troverebbero spazio uomini accolti con grande clamore ma anche ragazzi di belle speranze smarritisi all’impatto decisivo e severo del campo. In porta, senza tema di smentita, scenderebbe in campo Massimo Taibi, portierone del Piacenza dei miracoli che, dopo due salvezze consecutive coi biancorossi, non riuscì a replicare le ottime prestazioni precedenti finendo per perdere il posto in luogo del navigato Seba Rossi. In difesa, lo statuario Onyewu entra di diritto nel novero dei bidoni rossoneri in quanto, dopo esser stato presentato con tante aspettative, è riuscito a scendere in una sola occasione in campo con la maglia del Milan. Centrali, l’elvetico ex Arsenal Senderos, tanto fisico poca qualità, e l’uruguagio Pablo Garcia che, malgrado la raccomandazione di Passarella, riuscì a raccogliere solo 5 presenze. A chiudere il quartetto difensivo l’imponente nigeriano Taywo sulla sinistra (5 presenze e vari prestiti fra Qpr e Dynamo Kiev).

REDONDO
Redondo sfortunato protagonista del Milan di Zaccheroni, Terim e Ancelotti

A centrocampo, in una linea a 3 il brasiliano Emerson, lontano parente di quello visto con Roma e Juventus, l’ex stella merengue Redondo (preso per 25 miliardi delle vecchie lire), peraltro falcidiato da molti infortuni e il “nuovo Kakà” il francese Yohann Gourcuff (solo 3 reti in 36 presenze in 2 anni).

GOURCUFF
Il francese Gourcuff

In avanti, il presunto erede brasiliano di Shevchenko, Ricardo Oliveira (3 reti in 26 apparizioni), l’esterno spagnolo Josè Mari, preso dall’Atletico Madrid per 40 miliardi di lire (5 gol in 3 anni) e l’appesantita punta ex bomber del Deportivo Alaves (finalista di Coppa Uefa nel 2001) Javi Moreno (30 miliardi per 3 gol). Infine, ad allenare questo “flop team” lo spodestato “Imperatore” Terim: esonerato dopo solo 10 giornate.

JAVI MORENO
Il flop Javi Moreno

Vampeta, Keane e Pancev: i bidoni nerazzurri

Non se la passa meglio l’Inter di Moratti che, nel corso della sua presidenza, ha visto molti discutibili calciatori indossare la casacca nerazzurra. L’undici in campo, in questa stracittadina dei rammarichi di mercato, potrebbe esser composto, a partire dall’estremo difensore, dall’uruguagio Carini, il cui passaggio all’Inter avvenne in un “fortunato” scambio alla pari con Cannavaro alla Juventus.

CARINI
Carini, arrivato all'Inter dalla Juve per Fabio Cannavaro

In difesa, infatti, questa Inter avrebbe, sulle corsie lo slovacco Gresko (altre descrizioni sarebbero superflue), e il camerunense ex Bologna Womè (13 apparizioni nel 2004/05). Centrali di difesa, gli impalpabili transalpini Brechet e lo statuario Domoraud (15 presenze in due). A centrocampo, una coppia di bidoni d’antan, il “Tardelli moderno” (così lo definì l’ex viola Antognoni) Vampeta (30 miliardi spesi per strapparlo al Corinthians) e l’ex Fiorentina Kuzmanovic.

QUARESMA
Il Trivela Quaresma

Sugli esterni d’attacco il portoghese Quaresma, pallino dello Special One Mourinho, la trivela più famosa del mondo e poi l’olandese volante Andy Van Der Meyde che, tra mogli zoofile, spogliarelliste, sbronze, cocaina, pillole, figli negati e troppi soldi, ha clamorosamente perso l’occasione meneghina. Dietro il “monumento” macedone Darko Pancev (scarpa d’oro, vincitore della Champions League nel ‘91 e autore di 84 reti con lo Stella Rossa ma solo 1 con l’Inter), l’irlandese-giocattolo Robbie Keane arrivato su consiglio, si dice, del figlio del Presidente il quale lo aveva ammirato col Coventry City, risultato? Eliminazione con l’Helsinborg, 6 reti e 31 miliardi spesi. Ad allenare questa “ciurma” di delusioni, il tecnico uscente De Boer con 5 sconfitte e 17 punti in 12 partite. Insomma, se le stelle dovessero restare in panchina, in campo ne vedremmo delle belle.

Milan 4-3-3 Taibi, Onyewu, Pablo Garcia, Senderos, Taiwo; Emerson, Redondo, Gourcuff; Josè Mari, Ricardo Oliveira, Javi Moreno. Panchina: (P) Eleftheropoulos, (d) Acerbi, (d) Mattioni, (d) Grimi, (d) Didac Vilà, (d) Mesbah, (c) Umit, (c)Dhorasoo, (c) Vogel, (a) Bojan, (a) Huntelaar, (a) Destro. All.: Fatih Terim
Inter 4-2-3-1 Carini; Gresko, Brechet, Domoraud, Womé; Vampeta, Kuzmanovic; Van Der Meyde, Quaresma, Kean; Pancev. (P) Frey, (d) Macellari, (d) Sorondo, (d) Vivas, (c) Dacourt, Solari (c), (c) Mudingayi, (a) Arnautovic, (a) Forlan, (a) Castaignos, (a) Zarate, (a) Sukur. All.: Frank De Boer

VAN DER MEYDE
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