27 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Milan, Torres giura fedeltà al rossonero: “Essere qui era scritto nel destino”

Lo spagnolo è l’uomo su cui il Milan ha deciso di puntare per il rilancio in grande stile. Dopo i problemi di inizio stagione adesso è tornato a disposizione di Inzaghi.
A cura di Alessio Pediglieri
27 CONDIVISIONI
Immagine

Ancora non ha inciso ma presto lascerà il segno. Fernando Torres lo sa perché chi ha sempre segnato e vinto non può dimenticare di farlo improvvisamente. In questo inizio di stagione è stato segnato dai problemi fisici che ne hanno condizionato le presenze in campo nell'undici titolare di Filippo Inzaghi. Ma il ‘Ninho' c'è ed è tornato a disposizione per la gara di quest'ultimo weekend quando i rossoneri scenderanno in campo per cercare di dimenticare il pareggio esterno contro il Cesena. Un arrivo a Milano che era stato già paventato anni fa ai tempi dell'Atletico quando Torres era semplicemente un bambino promettente e che aveva risvegliato l'interesse degli osservatori rossoneri che poi declinarono su altre strade.

Il Milan nel destino. Oggi, il ‘bambino' è diventato un campione maturo che ha fatto il successo dei Colchoneros, del Liverpool e del Chelsea e si appresta di fare il fenomeno anche in Itala proprio con i colori milanisti. "L‘Atletico Madrid è la mia sola casa. Il fatto di non aver vinto nulla lì un peso che mi porterò sempre nel cuore, ma mi resta l'orgoglio di aver indossato e difeso quella maglia. Ma già al tempo dei Colchoneros i rossoneri mi avevano cercato. è come se il destino si aspettasse di vedermi a San Siro".

All-in sul riscatto del Ninho. La sfida è difficilissima, perché arriva nel Milan della ricostruzione, una squadra rimessa in sesto da Filippo Inzaghi in fretta e furia per cercare di tornare grande. Una stagione anomala che vedrà i rossoneri solamente impegnati in campionato e senza Coppe europee. E che punta tantissimo sul Ninho visto che SuperPippo non ha voluto altri attaccanti di ruolo una volta partito Balotelli per Liverpool. Si è tenuto Pazzini e poi tanti tre quartisti e seconde punte tra El Shaarawy, Menez e Honda. Segno che sullo spagnolo ci si affida molto per ricostruire il futuro anche se è semplicemente in prestito. Un dettaglio che non spaventa nessuno.

27 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views