Milan, si lavora per il dopo Gattuso: contatto informale con Gian Piero Gasperini
Il futuro di Rino Gattuso dipende dal piazzamento in Champions League. Il tecnico rossonero, che ha già passato un paio di momenti difficili (durante i quali si era parlato anche di esonero), ha infatti l'obbligo di riportare il club nell'Europa che conta e dare la possibilità alla nuova proprietà di incassare i ricchi premi dell'Uefa. Al momento la squadra è in piena corsa, ma il campionato è ancora lungo e non è detto che il Diavolo riuscirà a stare incollato alla zona Champions fino alla fine.
Proprio perché la strada per il quarto posto è piena d'insidie, e la concorrenza molto agguerrita, la dirigenza milanista starebbe già valutando un'alternativa all'allenatore calabrese. Fino ad ora si è sempre parlato di Antonio Conte (che piace molto ad Elliott e che rimane in pole position), anche se nelle ultime ore pare sia saltato fuori anche il nome di Gian Piero Gasperini.
L'esperienza da dimenticare all'Inter
Secondo quanto riferito dal portale Tuttomercatoweb, il club di via Aldo Rossi avrebbe infatti contattato l'attuale mister dell'Atalanta per sondare l'eventuale disponibilità a tornare a Milano: città dove "Gasp" aveva tra l'altro già allenato l'Inter durante i primi mesi della stagione 2011/2012. Sotto contratto con il club orobico fino al 2021, e anche lui in lizza per la panchina azzurra prima della scelta di Mancini, Gasperini è considerato uno dei tecnici più preparati della Serie A e uno dei migliori nel far lavorare e crescere i giovani.
Ne sanno qualcosa i vari Conti, Kessie e Caldara, che con il tecnico di Grugliasco hanno avuto un rapporto speciale e che sarebbero probabilmente felici di ritrovarlo a Milanello. Al momento si tratta solo di un'indiscrezione che non ha ancora avuto conferme e smentite. Gasperini intanto aspetta e continua dritto per la sua strada: "Io non ho mai allenato un grande club – disse il mister di Grugliasco nell'agosto scorso – Quando sono arrivato all'Inter, la squadra era in grande difficoltà e finiva dietro al Genoa e all’Atalanta. Forse in quel momento erano loro i grandi club".