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Milan, Seedorf: “Rischio panchina? Non sono io il responsabile di questa situazione”

Il tecnico non è preoccupato per la contestazione dei tifosi e ha rinnovato la fiducia in Balotelli: “Ho trovato la squadra così ma sono qui per fare meglio”.
A cura di Marco Beltrami
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Non è un momento facile per il Milan. La formazione rossonera travolta dall’Atletico Madrid nella sfida di ritorno degli ottavi di Champions League deve fare i conti con la protesta dei propri tifosi stanchi delle tante delusioni stagionali. In occasione della sfida con il Parma, i supporters faranno sentire la propria voce anche con mister Seedorf che non è riuscito ad invertire la rotta. Il tecnico in conferenza stampa non è preoccupato: "Senza i tifosi il calcio non avrebbe senso, dobbiamo rispettare e capire i loro sentimenti. Fino a poco tempo fa applaudivano la squadra anche dopo le partite perse. In certi casi i risultati sono l'unica cosa che rimangono. I tifosi milanisti fanno quello che serve al Milan".

Le responsabilità della crisi. In conclusione l’ex centrocampista ha tracciato la rotta per il futuro. Un futuro su cui il mister non si sbilancia a proposito delle possibilità di un suo addio a fine stagione: “Il Milan da due anni si trova nella situazione di dover rincorrere, il problema è psicologico e si cura con le vittorie. Abbiamo lavorato nel migliore dei modi, non sono arrivati i risultati che tutti vogliamo. Dobbiamo continuare su questa squadra, ci vuole tempo anche se non so quanto. Non siamo ancora dove vorremmo. Non ci sono garanzie, perché se gli altri vincono tutte le partite fino al termine della stagione, la situazione rimane questa. Ma noi possiamo fare una bella striscia di vittorie".

Resta in panchina? "Il mio futuro? Quante volte è successo che uno sia mandato via dopo quattro mesi di lavoro? Io non sono responsabile della situazione che si è creata, sono venuto per migliorarla. Io ho un contratto, la società mi ha chiamato e sto cercando di dare il mio meglio. E' una cosa che non sta in piedi. Faremo di tutto per costruire un Milan forte che possa essere competitivo".

Seedorf difende Balotelli. Nell’occhio del ciclone è finito soprattutto Balotelli che i tifosi accusano di scarso impegno e attaccamento alla maglia. Seedorf difende SuperMario ed è ottimista per il futuro: “Non c'è un colpevole, tutti devono andare in campo e aiutarsi, lavorare e cercare di ottenere il massimo. Abbiamo un gruppo in cui credo fortemente. Vedo come si allenano: i risultati arriveranno di sicuro. Adesso mancano autostima e fiducia, tutti assieme si può uscire  dal momento negativo. I nostri tifosi ci staranno vicini"

Sbagliando s'impara. L’allenatore olandese non si nasconde e fa mea culpa, anche se rifarebbe tutte le scelte operate in questi primi mesi sulla panchina rossonera: “Cerco di imparare dai miei errori. Nessuno vive senza fare errori. Il sorriso rimarrà sempre sulle mie labbra, perché c'è gente che al mondo ha ragione di essere triste. Non uso il bastone perché non ci credo, altri lo usano e funziona, ma io non sono così. Quando c'è da riprendere una situazione cerco di essere sempre costruttivo. La squadra ha bisogno di tempo, si è già visto qualcosa. Ho lavorato a livello tecnico-tattico ma anche a livello personale, per cercare di dare ai giocatori fiducia nei propri mezzi".

Attenzione massima per il Parma. Non sarà facile per il Milan contro il Parma, squadra rivelazione del campionato lanciata verso l’Europa. Seedorf sogna di rivedere il Milan visto contro l’Atletico, nella gara d’andata, e con la Juventus: “Mi aspetto un Parma organizzato, con ottime qualità individuali davanti. Fanno bene la fase offensiva, Donadoni ha fatto un ottimo lavoro. Noi vogliamo giocare da Milan, con lo spirito giusto. Voglio vedere una squadra che gioca assieme, con impegno, che non molla fino alla fine, cercando con coraggio un risultato positivo. Sono queste le cose che chiedo. Per raccogliere bisogna seminare tanto.

Nessuna punizione. Nessuna punizione e nessuna indiscrezione sulla squadra anti-Parma con Seedorf che ha fatto il punto anche sulle condizioni di Essien, smentendo le voci su di utilizzo di Pazzini dal 1’: "Non ci sono state né ci saranno punizioni. Ribadisco: non uso il bastone, le scelte sono semplicemente fatte per il bene della squadra. Pazzini titolare? No, domani no. Apprezzo Giampaolo come giocatore e professionista, ma abbiamo due prime punte. In Nazionale ha fatto 65′, sappiamo di doverlo gestire con due partite ravvicinate. Anche per prevenire il rischio legato agli infortuni. Con l'Atletico ha fatto bene all'andata e non male al ritorno, si è trovato in un paio di situazioni complicate".

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