Milan, Ronaldinho scaricato da Berlusconi: non è reattivo
Potrebbero essere gli ultimi giorni di Ronaldinho al Milan. L'attaccante brasiliano è sempre più ai margini del progetto di Massimo Allegri. In Milan-Roma ha giocato meno di 10 minuti, sfiorando persino il gol, ma è chiaro che un campione come lui non può essere schierato col contagocce. A 30 anni Dinho sente di potere ancora dare un contributo al calcio. Lui vuole giocare, non vuole passare il resto della stagione in panchina.
Berlusconi, che è sempre stato un suo grande fan (fu il numero uno rossonero a volerlo fortemente due anni e mezzo fa), ora sembra averlo scaricato. "Non è reattivo negli allenamenti", avrebbe confidato il premier ad alcuni amici e tifosi del diavolo, oltre che parlamentari del Pdl.
La frase del presidente del consiglio è eloquente. Fino a un recente passato Berlusconi aveva affermato che uno come Dinho deve per forza giocare e che se lo fa nella giusta posizione è ancora tra i più forti al mondo. Ora il numero uno rossonero sembra essersi rassegnato al fatto che il brasiliano non è più il giocatore decisivo di una volta.
Con l'arrivo di Cassano al Milan, la partenza di Ronaldinho è diventata più probabile: Gremio Porto Alegre e Palmeiras i club a lui interessati.