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Milan: sospesa la sentenza. Con l’Udinese a porte aperte

E’ stato emesso il verdetto relativo al ricorso fatto dal Milan, in merito alla squalifica del “Meazza” dopo i famosi cori degli ultrà rossoneri. La linea difensiva rossonera ha vinto e, con l’Udinese, il Milan potrà contare sui propri tifosi.
A cura di Alberto Pucci
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In attesa della riunione del consiglio federale che dovrebbe modificare la normativa in merito alla questione della "discriminazione territoriale", il Milan ha portato a casa una vittoria su tutta la linea. Dopo un susseguirsi di voci, che parlavano anche di un rinvio del verdetto, intorno alle 19.00 è arrivata la notizia che tutti i tifosi rossoneri aspettavano: la sentenza è stata sospesa e con l'Udinese i tifosi saranno al loro posto. Questo il risultato di una giornata frenetica e in seguito all'udienza iniziata alle 13.45 e durata più di due ore, nella quale un accalorato Leandro Cantamessa, legale rossonero, ha parlato ai giudici della Corte di Giustizia Federale di Roma. Nel corso del dibattito, il legale del Milan era stato ascoltato per circa quindici minuti. La tesi difensiva rossonera, contro la decisione del giudice sportivo di chiudere San Siro per un turno (in occasione di Milan-Udinese), puntava sul fatto che l'arbitro del match non avesse sentito, e messo a referto, nessun coro contro i tifosi napoletani. Oltre al ricorso della società di Via Turati, i giudici hanno inoltre ascoltato l'esposto dell'avvocato Lubrano che, contestualmente a Cantamessa, ha rappresentato una parte degli abbonati milanisti. Per quest'ultimo ricorso, la Corte di Giustizia Federale si pronuncerà nei prossimi giorni.

Le motivazioni. "La Cgf – si legge nel dispositivo – dispone a cura della Procura federale l’acquisizione di ogni elemento probatorio utile ai fini della decisione, anche presso gli organi preposti alla gestione della sicurezza e dell’ordine pubblico".

Il provvedimento del Giudice Sportivo. La squalifica dopo la gara di Torino contro la Juve era arrivata "per avere alcune centinaia di suoi sostenitori, alcuni minuti prima dell’inizio della gara, al 6’ e al 43’ del secondo tempo, intonato un insultante coro espressivo di discriminazione territoriale nei confronti dei sostenitori di altra società".

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