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Milan, pronto il ritorno di Albertini: raccoglierà l’eredità di Gandini

Il nuovo amministratore delegato Fassone è pronto alla rivoluzione societaria: oltre all’ex centrocampista, spazio anche a Mirabelli come neo direttore sportivo.
A cura di Marco Beltrami
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In attesa di tornare in campo per la sfida interna contro l’Udinese, in casa Milan sono arrivate importanti novità dal fronte societario. La principale è quella legata agli 85 milioni versati dai cinesi nelle casse rossonere per la seconda rata della caparra necessaria all’acquisto della società. La rivoluzione in casa Milan dunque procede, come confermato anche dall’addio dopo 23 anni di onorato servizio dello storico dirigente Gandini trasferitosi alla Roma. La palla ora passa al nuovo (la nomina sarà ufficializzata dopo la conclusione definitiva della trattativa) Amministratore delegato Marco Fassone che dovrà operare un vero e proprio restyling dirigenziale.

L’ex di Juve e Inter sembra intenzionato a puntare su vecchie conoscenze rossonere che possono dunque contare su un notevole feeling con l’ambiente. Sfumata la pista Maldini, secondo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport” prende quota la candidatura di Demetrio Albertini che dovrebbe raccogliere la non semplice eredità di Umberto Gandini nelle vesti di direttore organizzativo. L’ex centrocampista, può vantare anche l’esperienza in Federazione e per l’Assocalciatori, oltre ai suoi ottimi rapporti con l’estero e in particolare con la Spagna maturati durante la sua avventura all’Atletico. E’ lui il favorito rispetto all’altro ex Costacurta, attuale opinionista televisivo a Sky.

Per quanto riguarda invece la figura di direttore sportivo invece Fassone sembra intenzionato a puntare sul capo-scouting dell’Inter Massimiliano Mirabelli. E’ lui il favorito rispetto a Pradè e Bigon, mentre sono ormai sfumate le possibilità di arrivare allo juventino Paratici, al romanista Sabatini (favorito in un primo momento) e Berta dell’Atletico Madrid. Il neo ds avrà subito una grande responsabilità, quella di operare sul calciomercato invernale in cui si potranno sfruttare gli 85 milioni versati dal fondo cinese. La prima tappa di un percorso di ricostruzione che dovrà provare a riportare il Milan nell’Olimpo del calcio.

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