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Milan, perché Giampaolo può (e deve) ripartire da Paquetà

Lucas Paquetà raggiungerà la squadra rossonera il prossimo 29 luglio, dopo l’extra time di pausa guadagnato per la Copa America, vinta col Brasile. Può essere lui l’uomo della rinascita del Milan con Giampaolo abituato a giocare con il ’10’, un trequartista libero di svariare dietro le due punte.
A cura di Alessio Pediglieri
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Ripartire da Lucas Paquetà. Per Marco Giampaolo, neo allenatore del Milan del dopo Gattuso, potrebbe essere un obbligo. Dopotutto nella grande rivoluzione rossonera, il brasiliano arrivato in sordina nel mercato dello scorso gennaio si è rivelato nel suo piccolo un giocatore affidabile, di ottime qualità tattiche e tecniche e soprattutto di prospettiva. Adesso, con una Copa America vinta con il Brasile, per il trequartista verdeoro è il momento delle conferme e in un calciomercato che si annuncia povero in casa del Diavolo, potrebbe fare la differenza.

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La Copa America, il Brasile, la mentalità vincente

Con il Brasile non è certo stato tra i protagonisti del successo finale, avendo giocato solo 35 minuti in tutta la Copa America 2019, ma l'essere parte integrante di un gruppo vincente ha permesso sicuramente a Paquetà di fare esperienza e radicare dentro di sè la mentalità che servirà anche a questo nuovo Milan: la mentalità vincente.

La crescita nel Milan di Gattuso

Il brasiliano ha solo 21 anni ma nell'ultima parte di campionato ha saputo fare la differenza in mezzo al campo e se la rimonta del Milan, poi vanificata solamente da una Europa League come premio di consolazione (tolto dall'Uefa per problemi finanziari) si è concretizzata tra febbraio e maggio, lo si deve anche alla presenza del brasiliano. Che Gattuso ha utilizzato con costanza e che ha confermato le buone doti che lo rendono un punto fermo nel futuro di Giampaolo.

Il modulo con il trequartista perfetto per me? Sì, ho seguito il suo lavoro alla Sampdoria e sono stato davvero contento del suo arrivo al Milan

Come Giampaolo faceva giocare la Sampdoria

Dopotutto l'ex allenatore della Sampdoria ama giocare con il trequartista dietro alle punte. Lo ha fatto a Genova dove alternava nel ruolo Caprari, Ramirez, Saponara mentre in avanti aveva Quagliarella (che si è laureato re dei bomber di Serie A) e Defrel. Nei cinque mesi di Milan Paquetà ha confermato che dietro due attaccanti ci sa fare. Non a caso, in Brasile lo considerano l'erede di Kakà e per Giampaolo potrebbe far quadrare il centrocampo.

Come può giocare il Milan con il '10'

Paquetà sarebbe perfetto, per doti tattiche e tecniche, in un centrocampo dove c'è molto tono muscolare, con Kessiè confermato, Laxalt e Calhanoglu al momento unici sicuri in mediana. Con davanti un attaccante d'are come Piatek e Cutrone come seconda punta, per il brasiliano ci potrebbe essere il ruolo da '10' che gli si addice.

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