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Milan, nuovi problemi per Li? Coppe a rischio, arabi e russi pronti a rilevarne le quote

Le voci sulle difficoltà economiche del Milan non si fermano. A giorni dovrebbe essere saldato un debito da 3 milioni, poi rivisto quello col fondo Elliott, mentre l’Uefa attende garanzie per evitare sanzioni ed esclusioni dalle Coppe. E appaiono nuovi investitori, l’arabo Saeed Al-Falasi e una cordata russa.
A cura di Alessio Pediglieri
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Non ci sono momenti di stanca in casa Milan. Soprattutto sul piano economico-amministrativo visto che continua imperterrito il tempo delle scadenze da ottemperare da parte della nuova società presieduta da Yonghong Li, il presidente cinese del Milan che deve far fronte a nuovi versamenti di capitale e predisporre il rifinanziamento del debito.

Le possibili offerte per le quote

Arabi ma anche investitori russi

C'è chi però sta valutando anche di inserirsi nella questione e provare a proporre un'offerta concreta alla attuale proprietà – che da sempre si dice versare in acque agitate – con un'offerta che sarebbe pervenuta da Saeed Al-Falasi, membro di una famiglia nobile degli Emirati Arabi e proprietario del gruppo International Triangle. Ma non sarebbe l'unico perché ci sarebbero anche un altro fondo statunitense e una cordata russa che rimanda al socio di minoranza dell’Arsenal, il miliardario di origine uzbeka Alisher Usmanov. 

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La situazione finanziaria attuale

il debito da 3 milioni

Sul fronte versamenti mancherebbero ancora 3 milioni all'aumento di capitale da 60 milioni deliberato lo scorso aprile e versato in più tranche da Li. C'è stato un po' di ritardo rispetto alle scadenze prefissate, perché il Milan spende ancora molto e ha bisogno del costante supporto della proprietà, che in passato non era mancato.

La questione Elliott

Dietro le quinte controlla tutto  Elliott, il fondo che ha prestato 303 milioni che considera il Milan semplicemente come un bene da difendere. Il punto cruciale resta il rifinanziamento del debito proprio con Elliott al quale entro ottobre vanno saldati 370-380 milioni, interessi compresi. Il Milan ha dato mandato alla banca d’affari Merrill Lynch e i manager rossoneri continuano a essere moderatamente ottimisti anche se ambienti finanziari l'ipotesi della ristrutturazione del debito viene definita sempre meno probabile.

Il futuro rossonero

Un dilazionamento da parte dell'Uefa

Anche l'Uefa controlla la situazione visto che il Milan dovrà dare garanzie per le coppe e rispondere ai parametri per l'iscrizione al campionato, molto più stringenti a partire dal 2018/2019. Il prossimo 20 aprile a Nyon la dirigenza dovrà offrire all'Uefa la garanzia del rifinanziamento. Se ci saranno i milioni, nessun problema ma non fosse così si procederà chiedendo l'esclusione dalle coppe

L'ultima carta: il rifinanziamento di Elliott

Ma l'Uefa potrebbe dare una mano concedendo una dilazione fino ai primi di giugno e l'arrivo di un nuovo investitore risolverebbe tutti i problemi, ma anche un rifinanziamento parziale. Nel peggiore dei casi ci potrebbe essere anche un intervento diretto di Elliott, che potrebbe garantire il debito o prolungarne la scadenza. 

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