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Milan-Napoli, Allegri pungola Mazzarri: l’arbitro se lo scelga lui

Iniziano le schermaglie dialettiche tra Milan e Napoli.
A cura di Francesco Ferrara
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Milan-Napoli, Allegri pungola Mazzarri: l'arbitro se lo scelga lui

Dopo Villarreal-Napoli gli uomini di Mazzarri sono pronti a rituffarsi nel campionato. Gli azzurri chiudono la parentesi europea con rammarico ma con l'autostima assolutamente rinforzata in vista di Milan-Napoli, una classicissima del campionato italiano che torna a profumare di scudetto. Milan-Napoli non è mai stata una partita qualunque, e la storia dimostra che non si gioca solo sul campo, ma anche attraverso diatribe dialettiche e mediatiche.

Ci ha pensato Allegri a mettere ancora ulteriore sale alla gara con dichiarazioni pungenti su Mazzarri. Entrambi livornesi, ma per nulla amici: "Abbiamo due caratteri completamente diversi– dice Allegri- così come diversi sono i nostri modi di essere e di vedere". Dopo gli ultimi episodi arbitrali, tra prove tv e falli di mano non visti, Mazzarri aveva detto qualche giorno fa: "Mi auguro che l'arbitro designato non guardi il colore delle maglie". Pungente la risposta del tecnico milanista: "L'arbitro della partita se lo scelga Mazzarri".

Alla fine è stato designato Rocchi. Il fischietto fiorentino arbitrò un Milan-Napoli del 2008, e la sua direzione fece infuriare i partenopei. La speranza è che l'arbitraggio non influisca sul risultato finale. Allegri comunque non ci sta a sentirsi un privilegiato degli arbitri e contrattacca: "D'accordo, il fallo di mano di Robinho c'era e Banti ha sbagliato. Ma come gli allenatori sbagliano cambi ed i calciatori sbagliano gol, così sbagliano anche gli arbitri".

L'allenatore rossonero tende a sottolineare come a fine campionato gli errori comunque si compensano: "All'andata contro il Cesena fu annullato un gol regolare a Pato. Toccò di petto, non di braccio. Dopo le moviole è più facile giudicare cosa avviene in campo, durante la partita c'è poco tempo per decidere". La partita di Lunedì sera per Allegri sarà importante, ma non decisiva: "Mancano ancora tantissime partite e ci sono molti punti in palio. Ad esempio la Lazio non è tagliata fuori, e paradossalmente anche Juventus e Roma in teoria sono ancora in corsa".

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