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Milan, Mihajlovic paga la cena a tutti perché tutti remino in un’unica direzione. La sua

Un conto da 80 coperti. Questo è stato l’impegno dell’allenatore rossonero che ha invitato in un prestigioso ristorante di Milano, giocatori, dirigenti e staff per rendere ancora più unito un gruppo che vola sull’entusiasmo di tre vittorie consecutive. Su cui si deve costruire il progetto tecnico appena iniziato. E chi non lo condivide, saluti pure.
A cura di Alessio Pediglieri
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La terza vittoria consecutiva ha riportato il sereno in casa Milan, dove oggi si guarda al presente e al prossimo futuro (nella forma della sfida all'Atalanta sabato sera a San Siro) con maggiore ottimismo. Il peggio sembra essere passato e così la truppa milanista sta ritrovando autostima sufficiente per affrontare gli impegni uno alla volta ma con la consapevolezza di potersela giocare contro chiunque. Mihajlovic dunque sta ritrovando il bandolo di una matassa che solo a metà ottobre sembrava talmente ingarbugliata da richiedere l'aiuto di un esorcista, mentre oggi il tecnico serbo invita tutta la comitiva a cena in uno dei più prestigiosi ristoranti di Milano, per cercare di puntellare ulteriormente un ambiente che dovrà remare sempre e solo da un'unica parte. La sua.

Il nuovo ‘sergente di ferro' – Sinisa Mihajlovic non sconfessa se stesso, sia chiaro. Resta pur sempre il ‘sergente' di ferro alla Eugenio Bersellini – tecnico tutto d'un pezzo dell'Inter di Ivanoe Fraizzoli campione d'Italia nel '79 – un allenatore che non fa sconti a nessuno sia durante la settimana in campo sia nei dopo partita. Punizioni di prima in faccia a chi si trova di fronte come ai tempi di Fiorentina, Roma, Lazio, Samp e Inter. Fossero anche i propri giocatori da cui si è sentito ‘tradito' nei 90 minuti appena disputati o chi dovesse provare a dirgli come e con chi giocare la domenica.

La tigre Arkan – Perché Mihajlovic sin da quando era calciatore non ha mai mandato a dire nulla a nessuno prendendosi responsabilità delle proprie scelte come quando, da calciatore della Lazio ammise e difese la sua amicizia con la ‘Tigre Arkan', uno dei criminali più feroci dei conflitti balcanici, Eljko Ranatovic.

Occasione Milan – Oggi, al Milan, il Sinisa calciatore è maturato e si è fatto forte delle esperienze pregresse in panchina. Dove si è seduto a Firenze, a Milano, su quella della nazionale serba e a Genova, sponda doriana, fino ad arrivare al prestigio rossonero. Un crescendo che ha confermato le qualità anche da tecnico di Mihajlovic, rispettato e amato da tutti i giocatori con cui ha avuto a che fare. E anche al Milan si sta delineando un clima univoco verso il serbo. Se all'inizio la sua intransigenza ha urtato sicuramente qualche sicurezza tra i giocatori, oggi che sta iniziando a raccogliere i frutti, c'è chi si sta ricredendo.

Balotelli sì, ma alle condizioni di Sinisa – Mihajlovic si era opposto all'arrivo di Balotelli non considerandolo adatto al progetto tecnico che aveva in mente. Ma quando la dirigenza ha osato riprendersi SuperMario, il tecnico ha avuto l'intelligenza di non mettersi di traverso ma di ottenere dalla società garanzie scritte perché il talento bresciano non rovinasse tutto e tutti. Obiettivo oggi raggiunto malgrado Balotelli sia assente per una pubalgia che lo tormenta. Quando è sceso in campo ha sempre dato il 110 per cento, risultando decisivo e dando quella personalità necessaria a dimostrazione di una maturità forse, oggi, ottenuta.

Bacca e Adriano: scommesse da gol – Mihajlovic aveva chiesto in estate punte che facessero gol: ha escluso Matri, non si è accontentato dei trequartisti o delle mezz'ale a disposizione. Ha ceduto El Shaarawy ma si è fatto acquistare due attaccanti internazionali. Luiz Adriano, ottimo rifinitore d'area, più che goleador, perfetto uomo sponda per creare spazi nelle difese avversarie. E ha ottenuto Carlos Bacca trascinatore del Siviglia per due anni consecutivi vincitore dell'Europa League, un attaccante avvezzo ai gol e che sta confermando le attese con 6 reti all'attivo.

statistiche dei migliori rossoneri in stagione (fonte: transfermarkt.it)
statistiche dei migliori rossoneri in stagione (fonte: transfermarkt.it)

Montolivo, Bonaventura, Cerci: chi si rivede – Anche a centrocampo e in difesa Mihajlovic ha dato la sua impronta. Non è un caso se Giacomo Bonaventura è tra i più positivi, giocatore sul quale il Milan aveva vinto il derby di mercato con l'Inter e sul quale la società aveva puntato molto senza mai ottenere tanto nella scorsa stagione. Adesso ‘Jack' è una cerniera fondamentale tra la mediana e le punte. E potrebbe diventarlo anche Alessio Cerci il cui recupero è fondamentale – anche per gli investimenti societari – e contro la Lazio si è rivisto l'esterno dei tempi migliori del Torino. Senza dimenticare il recupero di chi in agosto era considerato un esubero: capitan Montolivo, oggi utilizzato sempre più spesso per dare geometrie al gioco.

Alex e Mexes, i Sinisa ‘mascherati' – In difesa, Mihajlovic aveva preteso giocatori di personalità e temperamento. Ha preteso e ottenuto (sovrapprezzo) il pupillo Romagnoli ma non ha accantonato navigati centrali come Alex o Mexes in cui il serbo si rivede per la cattiveria e il ringhio mostrato alle punte avversarie. Mentre sulla via di Damasco sono tornati anche De Sciglio e Antonelli esterni non fenomeni che però se motivati, possono fare la differenza.

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