Milan, Mihajlovic: “Dopo il vantaggio, il black out. Troppa ansia”

Quattro tiri in 45 minuti sono la fotografia di quel che è stato Torino-Milan: partita accesa da due fiammate e poi subito spentasi come fuoco fatuo. Due squadre (i granata messi meglio in classifica) con paura di perdere, con qualche acciacco di troppo (quella di Ventura) e una crisi di gioco (quella dei rossoneri) che non accenna svolte nemmeno dopo i ‘suggerimenti' del presidente Berlusconi. "Faccio di testa mia", ha ammesso il tecnico serbo con orgoglio rispetto al chiacchiericcio che aveva ridisegnato il diavolo a immagine e somiglianza del Barcellona (secondo i desideri del massimo dirigente). Almeno all'Olimpico non ha prodotto risultati gratificanti, anzi ha lasciato l'ennesimo amaro in bocca della stagione: gol di Bacca, pareggio di Baselli. Occasione persa, classifica anonima, nodi tattici irrisolti. "Penso che abbiamo fatto un'ottima gara – ha ammesso a Premium Sport a fine match Mihajlovic -, ma dopo il vantaggio non abbiamo giocato più. Dobbiamo imparare a gestire meglio le partite.
Il problema, insomma, per Mihajlovic è piuttosto chiaro: "Poca personalità e tanta ansia. A fine gara sono costretto a ripetere sempre le stesse cose. Di solito facciamo bene solo un tempo, oggi c'è riuscito in quasi tutta la partita ma bisogna essere più bravi. I tifosi scontenti? Noi siamo i primi a essere dispiaciuti. Adesso dobbiamo continuare a pensare partita per partita e cercheremo di fare bene. Oggi, a parte quei dieci minuti finali, abbiamo giocato bene".
A tranquillizzare il tecnico ci aveva pensato a inizio match anche Adriano Galliani che ha smentito le voci di un'ultima spiaggia per Sinisa, malgrado anche sugli spalti la sensazione era stata proprio questa da parte dei fedelissimi della Curva: "Non è una partita decisiva, se intendete per l’allenatore. Le gare sono tutte importanti, non drammatizziamo, perché siamo solo all’inizio della stagione: non si può rimproverare nulla all’allenatore e ai giocatori, che sono tutti nazionali. A volte i motivi per cui le cose vanno male non si capiscono. Anche per me che sono qui da trent'anni".