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Milan, “manita” alla Fiorentina: Gattuso festeggia e blinda il sesto posto

Dopo la rete di Simeone, grande prestazione dei rossoneri che hanno chiuso il discorso Europa League grazie alle reti di Calhanoglu, Kalinic, Bonaventura e la doppietta di Cutrone. Grazie a questo risultato il Milan termina al sesto posto e conquista l’accesso diretto alla prossima competizione europea.
A cura di Alberto Pucci
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Ci sarà tempo per parlare del nuovo progetto rossonero, del Fair Play Finanziario, del mercato e del futuro di Donnarumma (fischiato durante il riscaldamento) e di Suso. Gattuso potrà farlo tra qualche giorno, perché oggi il tecnico può e deve festeggiare l'ingresso diretto nei gironi di Europa League: di certo non il principale obiettivo che si erano messi in testa Fassone e Mirabelli, ma comunque un buon traguardo dal quale ripartire nel prossimo anno. Serviva una vittoria al Diavolo, e vittoria è arrivata. Bello, convincente, a tratti spettacolare e arrivato davanti agli occhi del nuovo commissario tecnico Mancini, il successo milanista blinda dunque il sesto posto e manda in archivio una stagione rossonera dai due volti. La Fiorentina, che l'Europa l'aveva persa in casa contro il Cagliari, è durata invece pochi minuti e ha chiuso il torneo con una brutta sconfitta.

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Calhanoglu illumina San Siro

Il Milan non può sbagliare: deve vincere per evitare di perdere il sesto posto e di cominciare la stagione ufficiale già da fine luglio, con i preliminari di Europa League. Per questa partita Gattuso sostituisce l'infortunato Suso con Cutrone e sceglie come terminale offensivo l'ex Kalinic. La Fiorentina si affida invece al tridente formato da Chiesa, Simeone e Saponara. La "partita che cambia la vita" alla squadra di Gattuso comincia con almeno tre occasioni nitide per i padroni di casa nel primo quarto d'ora. Ad accendere la sfida è però Giovanni Simeone. Il gol del "Cholito", subito pareggiato dall'ottavo gol in campionato di Calhanoglu, dà il via una seconda parte di tempo divertente e giocato bene soprattutto da Bonucci e compagni: in rete anche al 42esimo con Patrick Cutrone. I rossoneri scendono così negli spogliatoi in vantaggio, grazie al nono centro in campionato del giovane attaccante e alle giocate di un Calhanoglu sempre più decisivo.

L'applauso di San Siro per Cutrone

Ad inizio ripresa la viola torna in campo con il portiere Dragowski al posto dell'infortunato Sportiello. Neanche il tempo di scaldarsi, che il secondo di Pioli deve però raccogliere il terzo pallone rossonero: spinto in rete dal redivivo Kalinic. La rete del croato, apparso più vivo rispetto alle ultime uscite, spegne definitivamente la viola. Lunga tra i reparti, lenta nel far ripartire l'azione e fragile in difesa, la Fiorentina affonda al 59esimo sul quarto gol di Cutrone (che raggiunge la doppia cifra nella classifica cannonieri) e successivamente sulla perla di Jack Bonaventura: autore del quinto timbro ad un quarto d'ora dal termine. L'ultima fetta di gara è servita per regalare la "standing ovation" a Kalinic (al momento del cambio con Antonelli) e applausi d'incoraggiamento al giovane Emanuele Torrasi: diciannovenne centrocampista della Primavera rossonera. Obiettivo raggiunto dunque dal Diavolo che, nella prossima stagione, ripartirà dall'Europa League.

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