Milan, Maldini: “Il mio ritorno? Non so se succederà e non è detto che sia un bene”
Il futuro del Milan è ancora tutto da decifrare. Tra offerte thailandesi, richieste cinesi e dubbi tutti milanesi (o brianzoli, che dir si voglia), la testa del tifoso milanista è sempre più in confusione. Tra i nomi che dovrebbero far parte del nuovo assetto societario e che circolano ormai da settimane, c'è anche quello di Paolo Maldini: figura "invisa" ad Adriano Galliani, ma sempre molto stimata da entrambe le cordate…specialmente quella di Bee Taechaubol. L'ultimo capitano ad alzare la Champions League, in casa rossonera, ha partecipato all'evento "Sport, università e medicina" che si è svolto nella clinica milanese Humanitas: "Ho fatto il calciatore per molti anni e, dopo il ritiro, ho deciso di dedicare del tempo a me e alla mia famiglia. Non ho idea se un giorno tornerò al Milan – ha continuato Paolo Maldini – Non so se potrà succedere e, se succederà, non è detto che possa essere un bene. La mia storia con il Milan rimarrà comunque fantastica".
Il parere del capitano – Durante l'evento Maldini ha anche parlato del momento poco positivo della squadra di Filippo Inzaghi: "Non è un momento felice, ma dopo 25 anni di dominio ci può stare che finisca un ciclo – ha commentato l'ex difensore rossonero – Gli investimenti non sono piu quelli di una volta e il presidente è alla ricerca di un gruppo che possa riportare il Milan in Champions League. Molti giocatori hanno lasciato il club, ci vogliono tempo e idee. Purtroppo, le idee non sempre ci sono". Molti gli spunti interessanti durante il convegno. Dopo aver parlato della famosa e tragica finale di Istanbul ("Abbiamo dominato prima e dopo i gol del Liverpool, evidentemente quello era il nostro destino"), Paolo Maldini ha anche svelato come ha fatto ha diventare un leader della squadra milanista: "Lo sono diventato col tempo – ha spiegato – Ho rubato segreti a chi poteva insegnarmi qualcosa. Sono diventato una bandiera del Milan e questo, per me, è motivo di grande orgoglio".