Milan, Maldini davanti al rebus André Silva: con Giampaolo il portoghese potrebbe rimanere
Sarà un'estate molto calda dalle parti di Milanello, dove il Milan di Marco Giampaolo sarà chiamato a lavorare per farsi trovare pronto per l'inizio della nuova stagione. Uno dei tanti casi che dovrà affrontare il probabile nuovo allenatore rossonero sarà quello di André Silva: al rientro in Italia, dopo il prestito al Siviglia. Il profilo dell'attaccante portoghese, reduce da una stagione altalenante in Spagna, verrà infatti valutato dal nuovo staff tecnico che dovrà decidere se farlo partire di nuovo o scommettere su di lui.
Il ventitreenne lusitano, che a Milano non ha mai brillato, potrebbe alla fine anche rimanere alle dipendenze di Giampaolo: allenatore che in passato ha già dimostrato di saper rivitalizzare attaccanti in difficoltà. Nell'ipotetico 4-3-1-2 della prossima stagione, André Silva verrebbe così messo in ballottaggio con Cutrone ed eventualmente schierato da seconda punta al fianco di Piatek e davanti a Lucas Paquetà.
La suggestione dello scambio con Patrik Schick
A Casa Milan c'è però chi preferirebbe dire addio al portoghese e valutare una sua cessione. Sbarcato nel nostro paese due anni fa per 38 milioni di euro, durante la gestione Fassone-Mirabelli, ora André Silva andrebbe rivenduto almeno a 30 milioni per evitare minusvalenze e generare eventualmente un guadagno. Qualora decidesse di venderlo, sarà dunque Maldini ad affrontare la questione con quei club che si sono già fatti avanti per il portoghese: Wolverhampton, Valencia, Monaco, Marsiglia e Fenerbahçe. Tra le ipotesi relative al futuro di André Silva c'è anche quella rilanciata dal quotidiano "La Repubblica", che ha scritto di un eventuale proposta di scambio con la Roma per ottenere Patrik Schick: attaccante ceco che Giampaolo stima molto, e che a Genova aveva ben impressionato proprio con il tecnico di Giulianova in panchina.