Milan, l’attapirato Inzaghi: “Ci rifaremo al più presto, ne sono convinto!”

A voler ben guardare, il primo premio lo ha già conquistato. Dopo lo sberlone dell'Atalanta, le polemiche e la presunta arrabbiatura del presidente Berlusconi, a Pippo Inzaghi non resta che buttarla sul ridere, incassare con eleganza e provare a ripartire. In attesa di trasferirsi a Roma per la partita contro la Lazio, il tecnico rossonero è stato intercettato da Valerio Staffelli, per ricevere l'ormai famoso Tapiro d'oro: riconoscimento andato mesi prima anche a Massimiliano Allegri, per lo stesso motivo, e recentemente anche a Roberto Mancini, per la "grana" Osvaldo. Super Pippo è stato al gioco e non ha mancato di mettere in mostra il suo innato ottimismo: "Solo un mese fa ci dicevano che eravamo forti, non può essere cambiato tutto – ha dichiarato davanti alle telecamere di Canale 5 – Sono soddisfatto della mia squadra, col lavoro ne usciremo e sono sicuro che ci rifaremo al più presto, per i nostri tifosi e per il nostro Presidente". Incalzato dall'inviato del tg satirico, il mister rossonero ha poi precisato che: " Il Presidente è il primo a rassicurarmi".
Spartiacque biancoceleste – Le due sfide contro la Lazio di Stefano Pioli potrebbero segnare (nel bene o nel male) la stagione del Milan e l'avventura sulla panchina rossonera del tecnico emiliano. Nonostante le rassicurazioni del presidente, che nelle prossime ore sarà nuovamente a Milanello per tentare di scuotere la squadra, il clima non è dei migliori in casa Milan. L'ultimo successo del Diavolo a Roma, contro i biancocelesti, risale alla stagione 2009-10: 2-1 con gol di Thiago Silva e Pato. Era un altro Milan, con Leonardo in panchina e molti "top player" in campo: da Nesta a Pirlo, passando proprio dallo stesso Filippo Inzaghi. Negli ultimi allenamenti a Milanello, il tecnico ha provato la squadra che dovrebbe scendere in campo dal primo minuto all'Olimpico. Il modulo scelto, dovrebbe essere ancora il 4-3-3 con il tridente formato da Cerci, Menez e Bonaventura. La convinzione di Inzaghi, e di tutto lo staff tecnico milanista, è che questo tridente funzioni meglio quando la squadra viene attaccata. Viceversa, in situazioni dove è il Milan a dover fare la partita il 4-2-3-1, con l'inserimento di Pazzini, potrebbe aiutare l'undici rossonero a buttar giù il muro di difensori avversari e a trovare con più facilità la via del gol. Il "Pazzo", che a Roma dovrebbe quindi partire dalla panchina, potrebbe trovar posto dall'inizio nella seconda sfida contro la squadra di Pioli: quella di San Siro dove, per forza di cose, sarà il Diavolo a dover tentare di prendere in mano il pallino del gioco.