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Milan, Kaladze spara a zero contro la società, e si vergogna della mancanza di stile rossonero

Kakha Kaladze non ci sta, e pubblicamente con parole fortissime manifesta il suo disagio e il suo astio nei confronti della società rossonera, colpevole di trattarlo come un epurato.
A cura di Marco Beltrami
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Kakhaber_Kaladze

E pensare che soltanto poco tempo fa Kakhaber Kaladze, giurava amore eterno al Milan, spiegando la sua volontà di rimanere in rossonero, con la motivazione di poter "crescere politicamente" all'interno del club del Presidente Berlusconi, per poter tornare in Georgia pronto per una carriera istituzionale.

Sembrano lontanissimi quei tempi, infatti oggi è guerra aperta tra il difensore (e il suo compagno Jankulovski) e il club di Via Turati, che sembrano davvero arrivati ai ferri corti, stando a quanto dichiarato dallo stesso georgiano, alla vigilia del Torneo Gamper, che vedrà di fronte Milan e Barcellona. Dopo l'ennesima mancata convocazione, il giocatore è esploso pubblicamente tenendo a chiarire la sua posizione: ""Può darsi che la gente pensi che io sia rotto o bollitoha sbottato Kaladze al ‘Corriere della Sera' – Solitamente non parlo molto con i giornali, ma adesso voglio che si sappia la verità. A stare zitto passi per fesso e la gente prende per vere le balle messe in giro. Non ho mai visto un allenatore che dopo 4 giorni decide che uno deve stare fuori, gli hanno semplicemente detto che io e Jankulovski non dobbiamo giocare, non è Allegri che decide. Lo stile Milan non c'è più e io mi vergogno per loro!".

Parole davvero al vetriolo, che rischiano di provocar multe pesantissime nei confronti dello stesso giocatore, mentre si attende con frenesia la risposta di Galliani.

Marco Beltrami

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