Milan, ipotesi Mancini in panchina: ma costa tanto e c’è il richiamo della Nazionale
Roberto Mancini al Milan. Un incubo per la stragrande maggioranza dei tifosi nerazzurri che sono legatissimi all'allenatore jesino essendo stato colui che ha sdoganato i successi all'Inter nell'immediato post Calciopoli. Un tecnico amato e rispettato dal popolo interista che però potrebbe anche decidere di sedersi sulla panchina rossonera per prendere in pugno il timone di una barca costantemente immersa in marosi difficilmente gestibili. Un'idea che ha delle fondamenta ma anche dei problemi strutturali di fondo da non sottovalutare, come il possibile richiamo della Nazionale per il post Ventura e l'ingaggio storicamente altissimo che Mancini richiede ai suoi club.
Ipotesi Mancini, tra esperienza e riscatto
Di certo potrebbe essere un tecnico adatto alla situazione complicata in Casa Milan. Roberto Mancini è un allenatore navigato, esperto, di carisma e con le idee chiare. Laddove è andato è sempre riuscito a imporre la propria idea di gioco e il proprio progetto tecnico. Non è un allenatore facile, non si fa amare facilmente ma le sue squadre sanno giocare e produrre. Al Milan sarebbe una novità assoluta, ma pur sempre un'opzione da valutare.

Mancini al Milan: i pro
Conosce la dirigenza
I pro ci sono, oltre alle capacità indiscusse da tecnico. Roberto Mancini conosce da sempre Fassone con cui ha lavorato ai tempi nerazzurri. E gode di stima da parte dell'attuale ad rossonero che ha in mano le chiavi delle scelte societarie insieme a Mirabelli. Non sarebbe ovviamente una opzione attuale ma solamente in vista di giugno, quando finirà la stagione – a prescindere dal risultato – per programmare il futuro.
Esperienza, carisma, carta bianca
Mancini avrebbe carta bianca sia sul mercato sia sui giocatori da far scendere in campo. Dopo i fallimenti di Montella e Gattuso e una stagione da dimenticare, qualsiasi decisione prendesse avrebbe l'avvallo societario. E' abituato a lavorare così: tenere in pugno il mercato e le scelte tecniche. Al Milan ci sarebbe possibilità visto che altre soluzioni non sono percorribili e serve assolutamente una guida esperta di carattere.
Mancini al Milan: i contro
L'ingaggio da top manager
I contro non mancano. Roberto Mancini costa moltissimo. Ragion per cui è sempre stato cercato ma mai ingaggiato in Italia perché non ha mai fatto sconti sul proprio ingaggio. Almeno 4.5 milioni netti a stagione più bonus e premi legati ai risultati. E' un top manager d'Europa con un curriculum importante che pesa economicamente parlando. Il Milan può permetterselo ma sarebbe una scelta da non ritorno: non potrebbe permettersi di fallire un'altra volta.
Il richiamo della Nazionale
Infine, l'eventuale proposta arriverebbe forse in concomitanza con il toto Nazionale, altro approdo che in carriera Mancini vorrebbe raggiungere. La panchina da ct è libera, il dopo Ventura è ancora in corso e la nebulosa sui successori lontana dall'essere spazzata via. Prima c'è un Consiglio federale da affrontare, l'elezione del nuovo presidente Figc che seguirà il dimissionario Tavecchio. Quindi, la consequenziale scelta del ct con Roberto Mancini in lista d'attesa. Ci fosse una candidatura forte, il Milan passerebbe sicuramente in secondo piano.