Milan, Inzaghi mescola ancora le carte: Menez fuori, Honda dietro le punte
Determinato, ma anche testardo. Forse troppo. Pippo Inzaghi continua nel suo lavoro di ricostruzione rossonera, stravolgendo e rimescolando di volta in volta giocatori e schemi di gioco. Nonostante sia stato spesso criticato per questo, il tecnico milanista continua imperterrito a cambiare e modificare strategie e uomini. Dal "dogma" del 4-3-3 iniziale, si è passati al 4-2-3-1, al 4-4-2 ed infine al 4-3-1-2 con il quale dovrebbe scendere in campo contro il Cesena. Condizionato anche dagli infortuni e dai momenti di blackout di alcuni giocatori (Menez in testa), Inzaghi pare orientato ad affidarsi al "rombo" con Nigel De Jong "basso", davanti alla difesa, e Keisuke Honda collocato dietro le punte nel suo ruolo più congeniale: quello del trequartista. Chissà che cosa ne pensa Silvio Berlusconi (oggi assente a Milanello), della nuova disposizione tattica del suo Milan? In attesa di conoscere il pensiero presidenziale e di verificare l'effettiva utilità del ritorno ad un modulo che a Milanello conoscono molto bene, sorprende la possibile decisione dell'allenatore che vorrebbe puntare forte sulle qualità del giapponese.
Menez in panchina, Cerci seconda punta – Le novità più clamorose potrebbero essere due: il "taglio" di Menez e la posizione di Alessio Cerci che dovrebbe giocare, come seconda punta, a fianco di Mattia Destro. Il francese paga un momento di flessione e, forse, anche un atteggiamento che a qualcuno può aver dato fastidio. L'ex PSG non è nuovo a pause e comportamenti anarchici in campo: black out che potrebbero aver convinto Inzaghi ad un suo momentaneo accantonamento. A dare una mano a Destro, secondo la logica di Inzaghi, a questo punto punto potrebbe arrivare Cerci. Il giocatore di Velletri, in effetti, ha dato il meglio di sé da seconda punta a fianco di Ciro Immobile: ruolo che gli "ritagliò" addosso Giampiero Ventura. Davanti ad Abbiati, dunque, il Milan riproporrà Rami centrale con Alex e, sugli esterni, la coppia Antonelli-Bonera. In mezzo, ai lati del playmaker, l'indispensabile Bonaventura e uno tra Riccardo Montolivo e Andrea Poli.