Milan in vendita, ecco il dossier per gli investitori
Il Milan è in vendita. E la prova che un pezzo del club rossonero possa cambiare proprietà (per adesso si tratterebbe solo d'una parte delle quote) è in un documento svelato da Il Sole 24 Ore che racconta del dossier di oltre dieci pagine composto dalla banca d'affari Lazard, con il benestare della Fininvest e della Famiglia Berlusconi, e consegnato a investitori interessati a partecipazioni azionarie della società. Un rapporto dettagliato che fornisce numeri a corredo del brand di un club tra i più titolati al mondo e che conserva intatti, nonostante il periodo poco felice dal punto di vista sportivo, margini di crescita e appeal a livello internazionale.
Le cifre? Eccole: nella speciale classifica dei ricavi in Europa il Milan è in decima posizione (con introiti di circa 263.5 milioni) mentre è al quinto posto per la diffusione del proprio marchio sul Web; negli ultimi anni ha incassato 20 milioni di euro a stagione grazie alla sponsorizzazioni con quello che viene definito ‘risultato rettificato' di 21.59 milioni nel 2013.
Le note dolenti riguardano il ‘rosso' a bilancio di 15 milioni con il quale s'è chiuso l'esercizio con una perdita (si tratta di stime) di 50 milioni per quanto riguarda il 2014. L'uscita dalla Champions e la mancata partecipazione alle coppe (nella fattispecie, la massima competizione continentale) hanno depauperato le casse della società rossonera, costretta a operare sul mercato cambiando completamente strategia.
Quanto costa il Milan? Secondo quanto raccontato da Il Sole, Fininvest considera congrua la somma di 1 miliardo di euro. Cifra ritenuta eccessiva – a causa del trend non esaltante dei conti – da parte degli investitori che nel corso delle ultime settimane sono stati accostati al club: l'offerta del magnate thailandese, Bee Taechaubol; l'interessamento da parte dei cinesi del Gruppo Wanda, gli stessi che hanno acquistato i diritti tv del calcio italiano; le indiscrezioni – poi smentite – sul presunto accordo raggiunto con mr. Pink, l'uomo d'affari cinese che ha fatto fortuna con la produzione di energy drink.