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Milan, Li tentenna: brusca frenata nella trattativa con Rocco Commisso

Doveva essere la serata decisiva per la ratificazione del nuovo corso del Milan invece l’affare ha subito una brusca frenata per un ripensamento del presidente Li. Rocco Commisso aspettava i documenti da firmare e aveva pronto il bonifico da 32 milioni di euro. Motivo dello stop, i dubbi della proprietà cinese sulla percentuale (20%) delle azioni della società con la maggioranza nelle mani dell’italo-americano.
A cura di Alessio Pediglieri
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Fumata bianca in arrivo per il Milan… anzi, no poiché il presidente Yonghong Li ha cambiato nuovamente idea (la percentuale delle quote) mandando l'affare fuori strada sul rettilineo finale quando tutti attendevano l'ufficialità dell'acquisto da parte di Commisso. Perché dalle voci insistenti e fondate si stava passando ai dati di fatto con il nuovo ciclo rossonero grazie all'imprenditore italo-americano che stava definendo gli ultimi accorgimenti per sottoscrivere l'acquisizione della società rossonera.

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Il Milan che si sposta dalla Cina all'America, da mister Li a Rocco Commisso è stata per tutta la giornata una possibilità che stava prendendo sempre più corpo, al punto che si attendeva una accelerata nel pomeriggio americano, che corrispondeva alla serata milanese.

Telefonata decisiva. Il tutto era legato a una telefonata che è stata ricevuta dall'imprenditore italo-statunitense in cui si confermava la possibilità di una chiusura in tempi molto brevi visto che mancava solo l'ultimo sì definitivo. Fosse arrivato il nullaosta, ciò avrebbe permesso a Rocco Commisso che si trovava nel suo ufficio di New York di recarsi nel suo ufficio di Goldman Sachs a Wall Street per poter firmare il contratto preliminare di acquisizione del Milan.

20% nelle mani Li. Erano questi i patti. Ovviamente il tutto era legato ai movimenti economici e alla liquidità che Commisso doveva dimostrare di avere a disposizione con un bonifico di 32 milioni di euro da versare al fondo Elliott che tira sempre le fila dietro le quinte. L'accelerata è stata possibile perché Rocco Commisso aveva rivisto la propria posizione iniziale e aveva deciso di lasciare a Yonghong Li una percentuale inferiore al 20 per cento.

Il passo indietro di Commisso. Inizialmente, infatti, Commisso, uomo di punta di Golden Sachs aveva puntato ad avere subito il 100% del club rossonero, una possibilità che aveva indispettito Li. Poi, l'intervento del Fondo americano come tramite e adesso la notizia di un Commisso più accondiscente.

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