Milan, Gattuso: “Champions possibile, ma dobbiamo pensare solo a noi”
Saltato l'ostacolo Bologna, seppur con qualche sofferenza, il Milan di Rino Gattuso è atteso dall'ennesima partita da vincere. Per continuare a coltivare il sogno del quarto posto, i rossoneri non possono più perdere punti: a cominciare dalla sfida contro la Fiorentina. "Non vinciamo a Firenze dal 2014 e sarà una partita difficile – ha esordito il tecnico milanista, durante la conferenza stampa della vigilia – E' vero che non vincono da tempo, ma ci possono comunque creare grossi problemi. Servirà una grande partita, se facciamo le cose fatte bene possiamo metterli in difficoltà".
Dopo le semifinali di Champions League, che hanno "partorito" rimonte e risultati eclatanti, anche il Diavolo spera in un sorpasso finale: "Non c'era bisogno di queste partite per capire che un recupero è possibile – ha spiegato Gattuso – Dobbiamo però pensare solo a noi, se perdiamo energie a guardare quello che succede su altri campi arriviamo sgonfi alla fine. Abbiamo perso punti per strada e dobbiamo pensare a rincorrere, a fare più punti possibile".
Il futuro di Gattuso
"L'obiettivo è quello di far sentire la nostra fiducia a tutti i calciatori e non fargli mancare nulla per farli rendere al meglio. A me le carezze non piacciono, mi piace stare dove c'è tensione e quando l'aria è tesa mi sento a mio agio. In questo momento le carezze vanno fatte soltanto ai giocatori, poi quello che succederà a me passa in secondo piano. Il mio futuro? So quello che ci diciamo con i dirigenti, ma al momento questo non è un problema. Io devo fare punti e cercare di arrivare in Champions, poi si vedrà".
Bakayoko e Piatek
Durante l'incontro con la stampa, l'allenatore del Milan è tornato sull'episodio che lo ha visto protagonista con Bakayoko: "Mi è dispiaciuto che si sia parlato più di quello che della vittoria contro il Bologna, dove la squadra mi è piaciuta. Non ho mai portato rancore a nessuno e credo che sia importante far rientrare subito il problema. Gli episodi possono capitare, ma la priorità è sempre il club – ha concluso il tecnico – Crisi Piatek? Forse ha fatto troppi gol prima. Deve rimettere la sua rabbia in campo e ritrovare la rete. Ma in questo momento non è importante chi fa gol ma vincere le partite".