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Milan, Galliani striglia la squadra: con la Juve vietato fallire

Duro faccia a faccia tra l’ad e i giocatori a Milanello. Alle 19.30 inizierà il ritiro punitivo che porterà i rossoneri a preparare la sfida alla Juve. Tutti in discussione, solo Bacca sembra poter contare sulla fiducia del club.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il girone di ritorno sarebbe dovuto essere quello del riscatto e della rivincita. Questo il proposito di Sinisa Mihajlovic, tecnico ancora una volta sulla graticola, che però è stato disatteso nelle ultime settimane con una nuova involuzione nel gioco e nell'atteggiamento dei giocatori in campo. Che hanno perso  contatto – forse definitivamente – con le prime posizioni venendo risucchiati verso la parte centrale della classifica,a un solo punto dal sorprendente Sassuolo che tallona i rossoneri. Complice anche la sconfitta di Bergamo che ha fatto imbufalire il presidente Berlusconi e portare Mihajlovic a scusarsi con i propri tifosi. A dover mettere ordine, c'è però il solito Adriano Galliani, l'ad giusto per ogni occasione. Davanti alla scelta di portare il gruppo in ritiro, il dirigente rossonero si è presentato oggi a Milanello per redarguire i giocatori e far loro l'ultima ramanzina.

Salvagente per Mihajlovic – Un confronto che le cronache riportano essere stato duro e crudo. Galliani avrebbe salvato per l'ennesima volta la panchina a Mihajlovic, che comunque colpe specifiche ne avrebbe poche, ma non ha perdonato le prestazioni insufficienti e insoddisfacenti dei giocatori veri colpevoli di una situazione che porterà ad una nuova – quasi radicale – rivoluzione estiva.

Ritiro punitivo – Il ritiro inizierà alle 19.30 e accompagnerà la squadra nella preparazione della sfida di sabato alla Juventus. Un appuntamento importantissimo: se da un punto di vista della classifica non conterà nulla, il match avrà un valore di testare le qualità dei rossoneri  che il 21 maggio a Roma affronteranno proprio i bianconeri nella finale di Coppa Italia. Fallire ancora in campionato potrebbe significare una resa anticipata anche per il trofeo nazionale.

Solo Bacca – L'unico a salvarsi dal disastro collettivo è ancora una volta Carlos Bacca che con i suoi 14 gol stagionali ha permesso che la situazione non fosse ancor più grave dell'attuale. Il colombiano non a caso sarà il punto fermo anche per il calciomercato estivo, per il quale non si ascolteranno le sirene provenienti da eventuali club interessati. Diversamente per tutti gli altri, il cui posto non è più garantito. A partire da Mihajlovic, sempre più lontano da Milanello e vicino alla Lazio dove è stato esonerato Stefano Pioli.

 
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