Milan, dopo il no dell’Uefa si cerca il patteggiamento, altrimenti scattano le sanzioni
E' stata una giornata nera per il Milan: il no decretato dall'UEFA costringe il club a rivedere tutto il piano di rientro finanziario che aveva presentato nella speranza di convincere il massimo organismo del calcio continentale della bontà del progetto. E invece, il voluntary agreement è stato bocciato aprendo scenari fino a ieri solamente impensabili. Invece, il prossimo giugno potrebbe essere un altro mese negativo per il Milan perché entrerebbero in atto le sanzioni. Eppure tra le fila rossonere c'è ottimismo malgrado tutto: Fassone professa serenità perché ci sarà un'altra tappa intermedia dove il Milan presenterà un ulteriore progetto all'UEFA con la convinzione questa volta che sia quello giusto per soddisfare tutti i parametri e i regolamenti.
L'UEFA dice no al Milan
Non si fanno sconti a nessuno e il Milan lo ha provato sulla propria pelle: l'UEFA ha rispedito al mittente – come da indiscrezioni – il voluntary agreement rossonero per mancanza di garanzie reali sui progetti di rientro finanziario. Uno scenario apocalittico che però potrebbe anche essere meno orribile di quanto si pensi. Perché se è vero che c'è a rischio una sanzione economica e restrizioni di mercato, dovrebbero essere salve invece le eventuali qualificazioni alle prossime coppe europee.

Sanzioni, limiti di mercato ma Coppe salve
L’esclusione dalle coppe, come accaduto a Galatasaray o Dnipro, rappresenta la sanzione massima ma non sarà il caso del Milan, anche perché si tratta di situazioni differenti e quella rossonera decisamente meno grave delle altre. Ci sarà però una sanzione pecuniaria e limitazioni di mercato. Due elementi che potrebbero portare la dirigenza alla cessione di qualche big per poter rientrare dai debiti e rispettare il programma.
Il settlement agreement, ultima spiaggia
Ci sarà anche una tappa intermedia nel frattempo volta a convincere ancora una volta l'UEFA: è il settlement agreement, una sorta di patteggiamento delle pene come hanno già fatto Inter e Roma. Dovrà essere presentato per febbraio/marzo e verrebbe vagliato in primavera con l'UEFA che potrebbe anche accettare quest'ultima via.