Milan, Donnarumma sorprende ancora. Galliani ha già in casa il portiere del futuro

Il saggio De Gregori cantava che non è "da questi particolari che si giudica un giocatore", ma Gianluigi Donnarumma da Castellammare di Stabia non è nato per calciare i rigori, bensì per pararli. E paura di farlo, ha già dimostrato di non averne. Un dettaglio rilevante per il "baby" portiere rossonero, anche se l'estate 2015 ha riservato al portiere milanista anche l'inaspettata sorpresa di presentarsi sul dischetto e calciare (sbagliando) dagli undici metri, durante la recente sfida in terra cinese contro il Real Madrid. Fratello di Antonio, anch'egli portiere cresciuto nel Milan e oggi di proprietà del Genoa dopo una buona esperienza passata a Bari, Gianluigi Donnarumma è tra i profili più interessanti della scuola portieri italiana.
Fisico imponente, alto quasi due metri (leggenda narra di un Berlusconi meravigliato, davanti ai suoi 197 cm.), agile, rapido, reattivo e dotato di una personalità fuori dal comune, il giovane numero uno è già entrato in prima squadra bruciando le tappe. Mihajlovic si è accorto subito delle sue qualità e non ci ha pensato due volte ad affiancarlo a Diego Lopez e Christian Abbiati. E così, mentre i suoi coetanei giocano nel campionato "Allievi", lui gioca con i grandi e farà il terzo (o, forse, anche il secondo) nella rosa del tecnico serbo. Una promozione incredibile per il numero uno dell'Italia Under 17 che, da ragazzino, era tesserato per il Club Napoli Castellammare: società che ha dato i "natali" a diversi portiere italiani, tra i quali Antonio Mirante.
Lo volevano in molti, alla fine lui ha scelto il Milan dove giocava suo fratello Antonio. In pochi anni ha completato la sua ascesa verso la prima squadra. Si è mangiato con la sua grinta, colleghi come Gabriel ed Agazzi e oggi punta anche al posto del "vecchietto" Abbiati. Che fosse un fenomeno lo aveva già capito Raiola, suo procuratore: "Donnarumma? Nell'Ajax o nell'Atletico Madrid avrebbe già giocato in prima squadra", dichiarò nell'aprile scorso il vulcanico Mino. Sono bastati pochi mesi, e la prima squadra è riuscito a conquistarsela…esattamente come ha fatto un altro "crack" del vivaio di Milanello: Davide Calabria.
Definito come possibile erede di Perin, Gianluigi Donnarumma si è "preso" l'estate rossonera, con la stessa famelica grinta con la quale i suoi coetanei affondano i pollici sul joypad della Playstation. Qui, però, non c'è nulla di virtuale. E' tutto vero: prima il rigore parato al campione del Mondo Kroos, nella sfida a Shanghai, poi la doppia deviazione su Berardi e Acerbi nel "Trofeo Tim". Per il momento può bastare così. Basta per dire con certezza, che il Milan ha già trovato il suo portiere del futuro.