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Milan, da Bonucci a Kalinic un flop totale dei nuovi acquisti in una stagione negativa

La stagione deludente del Milan passa soprattutto dal rendimento pessimo dei nuovi acquisti arrivati l’estate scorsa a suon di milioni di euro. Prima Bonucci, pagato 42 milioni di euro e poi i vari Kalinic e Andrè Silva, hanno caratterizzato in modo assolutamente negativo il campionato dei rossoneri che contavano molto su di loro.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Dall’entusiasmo di un’estate 2017 vissuta al massimo, con la ferma convinzione che fosse tornato nuovamente il Milan vincente di una volta, alla cruda realtà dell’ennesima stagione trascorsa a mangiarsi le mani per un mercato esaltante gettato al vento con prestazioni che non hanno reso come ci si aspettava. L’annata del Milan, gestione Montella prima e Gattuso poi, ha lasciato l’amaro in bocca a tifosi e società per una stagione vissuta tra alti e bassi. Gli arrivi di Bonucci, Biglia, Calhanoglu, Kalinic, Andrè Silva, Musacchio, Borini, R.Rodriguez e Kessie, avevano fatto pensare ad un campionato tutt’altro che di medio alta classifica per i rossoneri.

E invece sono stati proprio i nuovi acquisti ad incidere meno nella stagione del Milan. Andiamo dunque a vedere quanto denaro è stato spesso dal duo Fassone e Mirabelli per costruire un Milan vincente, da scudetto, per poi accorgersi di aver centrato lo stesso traguardo dello scorso anno: l’Europa League.

I numeri deludenti di Bonucci

Accolto in estate dai tifosi del Milan come una sorta di guru del calcio italiano arrivato in rossonero per risolvere tutti i problemi della retroguardia milanista, la stagione di Bonucci è stata invece l’esatto opposto. Il difensore italiano è stato infatti molto lontano dai livelli della Juventus e ha deluso moltissimo le aspettative dei tifosi rossoneri. Pagato 42 milioni di euro la scorsa estate, ad oggi sembra essere lontano da una conferma al Milan e continua ad essere seguito da numerosi club. Su di lui è infatti fortissimo l'interesse del Real Madrid, che vorrebbe comprare un difensore di qualità per la prossima stagione. Due estati fa, Bonucci era valutato circa 60 milioni di euro, ma il suo prezzo dovrebbe scendere, visto che il livello delle sue prestazioni si è abbassato.

Il valore di mercato in calo per Bonucci dallo scorso anno (Transfermarkt)
Il valore di mercato in calo per Bonucci dallo scorso anno (Transfermarkt)

Si è infatti abbassato anche il suo valore di mercato. Pensare, in un anno solare, da giugno 2017, la cui quota era di 45 milioni, oggi è fermo a quota 35, circa 10 milioni in meno. Un calo dovuto anche ai suoi numeri horror e statistiche differenti da quelle fatte vedere con la Juventus. In un anno, rispetto, ad esempio, alla scorsa stagione con i bianconeri, ha realizzato solo 2 gol in campionato in 34 presenze. Con i bianconeri, ne realizzò 3 più 2 assist in un’annata che ha visto il suo valore di mercato impennarsi a quota 45, partendo dai 30 di giugno 2016. Numeri davvero deludenti.

Musacchio un acquisto fantasma

Tanti dunque, oltre a Bonucci, i calciatori che il Milan potrebbe non confermare per la prossima stagione visto lo scarso rendimento dopo essere stati pagati fior fiori di quattrini. Tra questi c’è sicuramente anche Mateo Musacchio, difensore argentino che dopo essere stato acquistato per 18 milioni in estate dopo lungo corteggiamento, non è stato molto contento dello scarsissimo utilizzo. Se con Vincenzo Montella l’ex Villarreal spesso scendeva in campo nella difesa a tre, con Gennaro Gattuso non ha praticamente mai visto il campo. L’addio a fine stagione, a questo punto, diventa sempre più probabile.

Il rendimento negativo di Musacchio (Transfermarkt)
Il rendimento negativo di Musacchio (Transfermarkt)

I club interessati a questo difensore fisico, con buona tecnica e di esperienza, non mancano. Il Milan non pare intenzionato a fare resistenza, a patto che venga pagato almeno quasi quanto è costato dal Villarreal. Si parla di almeno 17 milioni. Un solo anno, dunque, probabilmente per Musacchio in rossonero, trascorso, come detto, soprattutto tra panchina ed infermeria. Sono state infatti soltanto 15 le presenze in Serie A per un totale di 1.198 minuti e soltanto 12 quelle in cui è partito titolare. Un solo gol in Europa League che però non basta per considerare la sua come una delle stagioni più brutte della carriera.

Per Andrè Silva 38 milioni gettati al vento

E adesso entriamo allora nella zona calda dei veri sperperi di denaro della società rossonera e dei flop dell’annata del Milan stagione 2017/2018. In estate si parlava tanto di una punta di carisma, carattere, esperienza internazionale e capace di poter garantire quel quantitativo di gol sufficiente per contribuire, in fase realizzativa, all’annata trionfante che si auspicava il Milan. E allora ecco che i profili ricercati da Mirabelli e Fassone, portarono prima ai nomi di Morata e Belotti, poi quello di Aubameyang e successivamente anche di Dzeko. Ma alla fine a spuntarla fu Jorge Mendes, sì proprio lui, il potente procuratore che proposte al Milan Andrè Silva per una cifra di 38 milioni di euro.

L’ex Porto, forte di una buona resa con la squadra portoghese, a Milano non ha mai trovato la sua dimensione e dopo un po’ di tempo trascorso a studiare e sperimentare tatticamente le idee di Montella prima e di Gattuso poi, è finito presto nell’ombra più totale della panchina, concludendo, ad oggi, la stagione, a quota 2 gol in campionato contro Genoa e Chievo. Davvero poco per uno che comunque si era presentato bene in Europa League mettendo a referto ben 8 gol tra preliminari e fase a gironi. Il suo è stato il vero e proprio flop di questa stagione. Pensate che dal mese di aprile ad oggi, ha giocato soltanto 129 minuti, per un totale di 4 presenze (nemmeno una da titolare) in 8 gare.

Kalinic mai al centro del progetto

Non ce ne voglia Andrè Silva (è una battuta), ma peggio di lui in questa annata storta del Milan dal punto di vista degli acquisti, c’è stato sicuramente Nikola Kalinic. Già, perchè l’attaccante rossonero avrà sicuramente realizzato più gol e messo a segno più presenze del portoghese in campionato (5 in 30 presenze, neanche tantissimi), ma il suo rendimento ha lasciato davvero tanto a desiderare. Nonostante i vari tentativi, la gestione di Montella naufraga perché non riesce a trovare un contesto che potenzi le qualità dei giocatori. Anzi, al contrario la confusione finisce per amplificare i limiti individuali, e Kalinic non è risparmiato.

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Le sue qualità nel gioco di sponda non vengono sollecitate molto e al tempo stesso la squadra gli fornisce poche occasioni per segnare. Pur essendo molto forte in alcuni aspetti decisivi in area di rigore, come ad esempio il corpo a corpo con i difensori, il senso per lo smarcamento, il colpo di testa, Kalinic non ha la freddezza dei migliori attaccanti d’area e Gattuso ben presto gli ha preferito Cutrone per il resto della stagione. Pagato 16 milioni dalla Fiorentina, soltanto la stagione precedente, proprio con la viola, aveva realizzato 20 gol tra campionato ed Europa League (15 solo in campionato). Flop sotto tutti i punti di vista.

Un contratto esagerato per Donnarumma

Ma per concludere questa top 5 horror della stagione dei nuovi acquisti del Milan, non possiamo non menzionare uno che tra i rossoneri già c’era, ma che ha trascorso l’estate intera a convincere la dirigenza rossonera, in una sorta di ricatto con il suo procuratore Mino Raiola, ad alzargli l’ingaggio per restare oppure sarebbe andato via. E infatti proprio il suo nuovo contratto: 6 milioni all’anno per 5 anni, ha portato Gigio Donnarumma ad essere il terzo giocatore più pagato della Serie A dietro Higuain e Dybala. Ma più che dai numeri del campionato, a deludere le aspettative dei tifosi rossoneri e della società, sono state le tante, troppe, indecisioni in campo del classe 1999 di Castellamare di Stabia.

Ultime quelle che hanno caratterizzato in modo netto la finale di Coppa Italia giocata contro la Juventus a ‘San Siro’ e che hanno portato Benatia a realizzare 2 gol proprio grazie alla complicità di Gigio. Ora, non siamo qui a processare un ragazzino di 18 anni, ma sicuramente il teatrino vissuto in estate di chi cura i suoi interessi, ha disturbato la stagione di questo ragazzo caricandolo di responsabilità visto l’esoso contratto che il Milan è stato ‘costretto’ a sottoscrivergli. Peccato davvero, un investimento che si poteva evitare per il bene del ragazzo.

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