Milan, Crespo: “Infame chi pensa che ad Istanbul ci fu festa nello spogliatoio”

Il prossimo maggio, saranno dieci anni. Dieci anni dalla tragica serata di Istanbul, dove il Milan buttò a mare una Champions League già vinta dopo un primo tempo perfetto ed un triplo vantaggio "confezionato" da Maldini e dalla doppietta di Hernan Crespo. Proprio l'ex attaccante del Milan, oggi allenatore della Primavera del Parma (e in procinto di poter subentrare anche a Roberto Donadoni), è tornato a parlare di quell'incredibile amnesia generale che permise al Liverpool di riprendere la partita e di vincerla ai calci di rigore. Intervistato dai colleghi di Sport Mediaset, per il programma "Heroes – Lo sport nel cuore", Crespo ha svelato ciò che avvenne nelle spogliatoio tra il primo ed il secondo tempo: intervallo che, secondo molti tifosi, fu utilizzato per dare il via ai festeggiamenti: "Pensare una cosa del genere è assurdo, è da infami! – commenta in maniera feroce Crespo – In quello spogliatoio c’erano giocatori del calibro di Maldini, Costacurta, Gattuso, Nesta, Pirlo, Seedorf e altri ancora. Durante l'intervallo parlammo di calcio in maniera anche accesa, come normalmente avviene negli spogliatoi. Altro che festeggiamenti e champagne. Te lo insegnano da piccoli: le partite finiscono al 90esimo".
Notte maledetta – Purtroppo per il Milan di Ancelotti, quella gara terminò ben oltre il novantesimo. Maldini e compagni sprofondarono nel panico generale dopo il gol di Gerrard (prossimo interista?). Sei minuti che riscrissero la storia del Diavolo e quella di Rafa Benitez che, incredulo, sollevò l'unica (ad oggi) Champions League della sua carriera: "Ricordo che nell'intervallo mi tremavano le gambe – rivela Crespo – Avevo fatto una doppietta in finale, vincevamo 3 a 0. Non ci potevo credere e cominciai a pregare che non succedesse nulla nei restanti 45 minuti di gioco". Preghiera che non trovò riscontro nella ripresa. Dopo il gol di Gerrard, arrivò quello di Smicer e quello di Xabi Alonso. Il tutto, in sei minuti di pura follia calcistica. Il resto è storia (purtroppo) risaputa: supplementari giocati in apnea, davanti ad un Liverpool stremato, e rigori finali calciati con la paura negli occhi davanti alla fantomatica figura "clownesca" di Dudek, che riuscì ad incantare Serginho, Pirlo e Shevchenko. A pochi giorni dal derby contro l'Inter, torna così a farsi vivo lo spettro di Istanbul: l'incubo spesso ricordato dalla Curva nord nerazzurra che, quella sera, festeggiò la tragedia milanista facendo festa fino a notte fonda. A risarcire il Diavolo, sempre contro i "Reds", ci pensò poi Pippo Inzaghi due anni più tardi. Un successo che, però, non riuscì a cancellare l'onta di una sconfitta incredibile e le polemiche per i presunti festeggiamenti dopo il 3 a 0.