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Milan: clima teso tra Inzaghi e Cerci, rissa sfiorata nel post gara contro il Cesena

I pochi minuti giocati contro i romagnoli, avrebbero scavato un solco tra l’ex granata ed il tecnico rossonero e acceso una miccia nello spogliatoio di San Siro. Secondo indiscrezioni, i due sarebbero arrivati alle mani se non ci fosse stato Galliani a dividerli.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo un'estate piena di sms e di telefonate e un arrivo a gennaio accolto dal mister con una standing ovation, il rapporto tra Filippo Inzaghi e Alessio Cerci pare ora essere ai minimi termini. Il motivo di tale rottura è presto detto e va ricercato nello scarso utilizzo del tornante romano. Complice una condizione che tarda ad arrivare ed il continuo cambio di modulo di Inzaghi, Cerci si è spesso ritrovato in panchina e nelle ultime due gare ha messo insieme soltanto 22 minuti di gioco. Specialmente contro il Cesena, l'Henry di Valmontone si sarebbe offeso per quel cambio con Menez arrivato solo a quattro minuti dalla fine. Secondo Sandro Sabatini, volto e voce di Sky Sport, nello spogliatoio di San Siro si sarebbe sfiorata la rissa: "Cerci avrebbe urlato al tecnico: "Non provare mai più a farmi giocare quando la partita è finita! La prossima volta entri tu, non io!". La frase avrebbe innescato la risposta piccata di Inzaghi ("Se è così, non entri nemmeno a Milanello! Resta a casa!") ed il successivo intervento di Galliani a riportare l'ordine nello stanzone milanista.

La vice di Lady Cerci – Come già accaduto durante il volo d'andata verso l'esperienza negativa di Madrid, Alessio Cerci si è dovuto affrettare a mettere a tacere anche la bella moglie. Federica Riccardi, dopo il tweet passato ormai alla storia ("Addio Serie A, andiamo nel calcio che conta"), si è sfogata durante la trasmissione "Quelli che il Calcio", proprio durante l'ingresso del marito: "Alessio sta bene, non ha senso metterlo alla fine ma l'importante è che il Milan abbia vinto". Forse con modi inappropriati, ma le parole della signora Cerci sembrano avere un fondo di verità. In questo rapporto burrascoso, le colpe del tecnico paiono essere più grandi delle difficoltà dell'attaccante. Alessio Cerci per ritrovare la condizione, dovrebbe giocare più spesso. Oltretutto con una punta centrale come Mattia Destro (sulla cui testa volteggia già la "sindrome di Torres"), le volate sulle fasce di Cerci e i suoi cross sarebbero manna dal cielo per l'ex giallorosso. Inzaghi sembra in confusione e, così facendo, rischia di rovinare totalmente il rapporto con alcuni giocatori. E Cerci è tra questi.

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