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Milan, Calabria si sfoga sui social: “La Supercoppa? Ingiustizia che trasformeremo in rabbia”

La finale di Supercoppa ha portato con sè feroci polemiche da parte del Milan sull’arbitraggio di Banti. Una conduzione di gara a doppio senso, ovviamente a favore della Juventus: “C’è rabbia e un senso di ingiustizia, ma siamo più forti e compatti di prima” ha scritto il difensore su Instagram.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Milan non ci sta. La sconfitta in Supercoppa ha portato con sé polemiche feroci sull'arbitraggio. I rossoneri lamentano una direzione di gara con due pesi e due misure, ovviamente a favore della Juventus. Una questione che torna ciclicamente a galla e che riapre la questione della ‘sudditanza psicologica' nei confronti della classe arbitrale verso i bianconeri. E anche questa volta il post partita è stato caldissimo con la squadra milanista che nelle interviste e sui social ha dato sfogo alla propria rabbia.

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Calabria, sfogo sui social. Ultimo in ordine di tempo il difensore Davide Calabria che si è scagliato contro l’arbitraggio del fischietto Banti che è finito nel mirino del Milan. Il giocatore rossonero si è sfogato pesantemente su Instagram: “Ho tante cose che mi passano per la testa in queste ore, quel senso d’ingiustizia, quella rabbia, ma anche quel senso di appartenenza per questa maglia e quella speranza di poter tramutare questa rabbia in determinazione e voglia per raggiungere i nostri obiettivi… Più forti di prima, più uniti di prima”.

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Anche capitan Romagnoli attacca. Parole che rappresentano l'attuale punto di vista societario con il Milan che dovrà scontare in campionato anche le sanzioni subite durante la finale, sfidando il Genoa senza Kessiè espulso, così come senza Gattuso in panchina. Il post del difensore rossonero ricalca anche altre dichiarazioni rilasciate dal capitano del Milan Romagnoli. Il centrale ha allargato il tiro entrando nel merito della direzione arbitrale di Banti: “Sulle decisioni uno non giudica quelle perché come sbagliamo noi possono sbagliare anche loro. Io penso che, però, così come ci debba essere rispetto da parte nostra, ci debba essere anche da parte loro. Disparità sui fuorigioco? A loro lasciavano finire l'azione e ci facevano avere paura ogni volta, perché comunque entrava il pallone…"

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