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Milan, Brocchi disastroso: ha fatto peggio di Mihajlovic

Il pareggio contro il Frosinone non lascia dubbi: i numeri della gestione Brocchi sono peggiori della precedente, nonostante l’attuale tecnico si sforzi di guardare il bicchiere mezzo pieno.
A cura di Marco Beltrami
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I risultati e i numeri non lasciano spazio a dubbi. La scelta di esonerare Mihajlovic per affidarsi a Brocchi si è rivelata finora infelice per il Milan. Il pareggio interno strappato in extremis davanti al proprio pubblico contro il Frosinone rappresenta il 5° punto in 4 partite per l’ex tecnico della Primavera. Un bottino assai povero se si considera che, dopo la vittoria contro la Samp, sono arrivati due pareggi e una sconfitta al cospetto delle ultime 3 squadre del torneo. Un rendimento che ha fatto infuriare i tifosi che vorrebbero il ritorno di quel Mihajlovic che ha una media migliore rispetto al successore: media punti a partita di 1.5 contro 1.25, media gol fatti di 1.3 contro 1.25 e subiti di 1.1 contro 1.25. Insomma dati che inchiodano Brocchi che comunque dovrebbe rimanere alla guida del Milan fino al termine della stagione I rossoneri però dopo aver salutato l’Europa non possono che essere preoccupati in vista della finale di Coppa Italia contro la super Juve dell’ex Massimiliano Allegri.

Bicchiere mezzo pieno

Brocchi ha dovuto subito fare i conti con l’amara realtà, dopo l’illusione per la vittoria esterna contro la Samp. Il tecnico che spesso in campo è sembrato in alcuni tratti quasi rassegnato ha provato ai microfoni di Sky e Mediaset a guardare il classico bicchiere mezzo pieno: “Chiaramente prendere gol appena entrati in campo ha creato un momento di sconforto e qualche minuto di difficoltà. Poi, però, c'è stata una buona reazione ed abbiamo creato tante occasioni da gol. In ogni caso, non si possono prendere 3 gol a San Siro e il risultato non è certo positivo, ma non si può dire che la squadra oggi abbia sofferto".

Le scelte tattiche e tecniche non hanno premiato il mister che ha puntato il dito sull’assenza di Bonaventura e l’assenza di valide alternative: “Sicuramente è un sistema di gioco diverso, ma, comunque, oggi come oggi, il 4-4-2 non sarebbe attuabile: Bonaventura è out da due settimane e non ci sono giocatori che lo possano sostituire sulla fascia per caratteristiche. Oggi, a differenza di Carpi e Verona, abbiamo creato oltre 20 occasioni da gol, abbiamo preso due traverse e sbagliato un rigore. Per questo, non esco dal campo deluso".

Guai però ad abbattersi, nonostante il momento difficile. Nelle ultime 2 giornate di campionato il suo Milan dovrà cercare di tirare fuori l’orgoglio. Il futuro, anche il suo, può per ora attendere: “Io devo cercare di tirar fuori il massimo possibile da questi giocatori. Chi ha giocato a San Siro nei momenti di difficoltà sa che non è facile: oggi, però, abbiamo fatto vedere di avere mancanze, ma non di avere fragilità. Non ho mai pensato a quello che sarà. Sono obbligato a dare il massimo di quello che posso fare e lo sto facendo col massimo entusiasmo. Oggi ho visto qualcosa di diverso".

 
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