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Milan, Bonucci e l’idea di un ritorno alla Juve. Gattuso: “Leo mi ha espresso un desiderio”

Nelle ultime notizie di calciomercato il possibile futuro via dal Milan di Leonardo Bonucci. Ecco come il tecnico ha commentato le voci su un possibile addio del difensore: “Lui ha espresso un desiderio, il compito dell’allenatore è di convincerlo a rimanere. Ma se vuole una cosa, bisogna sedersi e affrontare in maniera corretta il discorso”
A cura di Marco Beltrami
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Il suo Milan è arrivato negli Usa pronto per esordire nell'International Champions Cup 2018, a tenere banco però per Gennaro Gattuso sono soprattutto le questioni di calciomercato. In primis quelle relative al possibile addio di Leonardo Bonucci. Nelle ultime ore si è parlato di un possibile e clamoroso ritorno alla Juventus del difensore. Il tecnico ha fatto il punto sulla situazione del centrale, non smentendo però la possibilità di un addio al Milan.

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Il ritorno di Bonucci alla Juve nelle ultime notizie di mercato, il retroscena di Gattuso

Leonardo Bonucci è un nome molto calcio per il calciomercato in uscita del Milan, e nelle ultime ore oltre a Psg e United è stato accostato anche alla Juventus. Cosa c'è di vero sul possibile addio del capitano rossonero? Ecco il Gattuso pensiero, con la sua proverbiale schiettezza: "Io e Leo ci siamo parlati, bisogna essere onesti e dire le cose come stanno. Dovrà parlare con i dirigenti. Negli ultimi 12 giorni ho visto un Bonucci professionista, che ha tirato il gruppo, da capitano. Ma spetterà a lui e alla società decidere, spero fino all'ultimo che possa rimanere. Lui ha espresso un desiderio, il compito dell'allenatore è di convincerlo a rimanere. Ma se vuole una cosa, bisogna sedersi e affrontare in maniera corretta il discorso".

Calciomercato Milan, il punto di Gattuso sulle trattative

Nella consueta conferenza stampa di presentazione alla International Champions Cup 2018, Gattuso ha fatto il punto anche sul calciomercato in entrata. Non c'è solo Higuain nel mirino del Milan: "La società sa quali ruoli mancano per rafforzare la squadra, e io l'ho ribadito cosa serve. La cosa più importante è prendere gente che possa migliorare la squadra. La società è economicamente molto forte. Servono giocatori funzionali al modo in cui giochiamo. Poi è normale che questo, a volte, può decadere su qualche nome perché la società preferisce prendere giocatori di 24-25 anni al posto di uno da 30-31 anni perché parliamo di una proprietà diversa dalle altre e se deve fare un investimento importante, preferisce prendere un ragazzo che prende valore".

La nuova dirigenza del Milan e l'amarezza di Gattuso per Fassone e Mirabelli

Non può nascondere un pizzico di tristezza Gattuso quando si parla degli avvicendamenti nella dirigenza nel Milan e in particolare dell'addio di Fassone e di quello possibile di Mirabelli: "Se sono l'allenatore del Milan è perché Massimiliano Mirabelli lo ha voluto fortemente, dandomi questa possibilità. Io voglio fare questo mestiere, ma c'è grande rammarico, grande amarezza per il loro addio. Però bisogna guardare avanti. Magari sarò contestato anche io, quando sbaglierò due partite. Mi dispiace comunque, andiamo avanti e affrontiamo questo lavoro, che sarà molto difficile. Io devo pensare a fare il mio. Lavorerò con persone nuove, affronterò le difficoltà. L'obiettivo è quello di mettere la squadra nelle condizioni migliori, non voglio fasciarmi la testa prima di spaccarmela. Leonardo? Se ci sarà qualche cambiamento e qualche linea nuova da portare avanti, si porterà per il bene del Milan. Si deve parlare attorno ad un tavolo, guardarsi negli occhi. Voglio ringraziare questo gruppo di lavoro 

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