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Milan, bilancio in rosso gravoso. Cosa rischia

Il bilancio del Milan 2017-2018 è pesantemente in negativo. L’assemblea dei soci dovrà approvarlo nonostante un rosso di 126 milioni. I ricavi sono cresciuti, ma i costi sono pesantemente aumentati, anche per via dei tanti acquisti dell’estate 2017 figli della gestione sportiva di Fassone e Mirabelli.
A cura di Alessio Morra
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Brutte notizie per il Milan. Il primo e unico bilancio della gestione di Yonghong Li, che dovrà essere approvato dalla nuova proprietà (il fondo Elliott), durante l’Assemblea dei Soci (25 ottobre) registra un rosso da 126 milioni di euro, nel periodo che va dal 1° luglio 2017 al 30 giugno 2018. Un risultato molto più negativo rispetto alle voci trapelate nei giorni scorsi che parlavano di un passivo di circa 70 milioni di euro. Nel documento si legge: “Il risultato netto consolidato evidenzia una perdita di 126 milioni di euro, in aumento 53 milioni rispetto all’esercizio precedente”. I ricavi sono cresciuti da 212 a 255 milioni, ma i costi ammontano a 354 milioni.

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Il Bilancio del Milan 2017-2018

Il Milan ha chiuso l’esercizio con una perdita netta a livello consolidato di 126 milioni di euro, in aumento rispetto ai 73 milioni di rosso dell’esercizio precedente. Il peggioramento deriva da maggiori ammortamenti e dalla svalutazione dei diritti alle prestazioni dei calciatori per 49,3 milioni, da maggiori costi per il personale tesserato per 13,2 milioni e da maggiori oneri finanziari per 16,4 milioni.

I ricavi da diritti televisivi sono stati pari a 109,3 milioni, una crescita di quasi 11 milioni rispetto al 2016-2017 dovuto agli ottavi di Europa League.

I ricavi da gare si sono attestati a 35,3 milioni grazie a maggiori guadagni da biglietteria relativi all’Europa League, da maggiori abbonamenti e dalla Coppa Italia.

I ricavi commerciali ammontano complessivamente a 62,5 milioni e si riducono di 7,4 milioni rispetto alla stagione 2016-2017. Questa diminuzione è legata alla decisione del precedente sponsor tecnico (Adidas) di rescindere anticipatamene il contratto, siglando un nuovo contratto di un solo anno a un valore più basso.

I ricavi da gestione dei diritti calciatori hanno registrato un aumento passando da 6,1 a 42,1 milioni. L’aumento è legato alle maggiori plusvalenze e maggiori ricavi da cessione temporanea di calciatori.

Quanto è costato il mercato di Fassone e Mirabelli al Milan

Gli undici giocatori arrivati nell’estate del 2017 dopo il passaggio dalla Fininvest a Yonghong Li sono stati pagati complessivamente 240,87 milioni di euro. Il più esoso è stato Bonucci costato 44 milioni, 42 sono finiti alla Juve e due all’agente Lucci. Mentre André Silva è stato pagato 34,66 milioni di euro. Due milioni in più di Kessié. Mentre Kalinic, grande delusione, costò 27 milioni di euro. Il Milan ha guadagnato anche tanto, ben 46 milioni dalle plusvalenze, in particolare quelle di Niang, De Sciglio e Lapadula.

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