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Milan, Berlusconi gela Mr. Bee: “Non vendo a chi cerca popolarità”

Al presidente rossonero non è piaciuta la sovraesposizione mediatica cui si è concesso il magnate asiatico che non si è sottratto a interviste e dichiarazioni per una trattativa che richiedeva maggior riservatezza e discrezione. E adesso si rifà avanti l’ipotesi cinese.
A cura di Alessio Pediglieri
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E' iniziata la campagna elettorale in giro per l'Italia e Silvio Berlusconi si è presentato puntualmente nelle redazioni delle tv locali. Per parlare di politica ma anche – e soprattutto – per fare chiarezza ufficiale sulla possibile cessione del Milan a terzi. In queste settimane si è fatto molto, alcune trattative sono iniziate e poi subito franate. Altre sono decollate e potrebbero anche andare a buon fine, non fosse però per un forte disappunto che l'attuale presidente rossonero ha manifestato verso Mr Bee e i suoi imprenditori pronti a rilevare una grossa fetta della società rossonera. A indispettire Berlusconi, la sua famiglia e la Fininvest, l'incessante tam-tam mediatico cui non si è sottratto il magnate asiatico non risparmiandosi in interviste, foto, social e articoli sui giornali.

"Vendere il Milan è come cedere un pezzo di cuore, la mia infanzia, quando mio padre mi portava allo stadio: io sono il presidente che nella storia del calcio ha vinto di più. Le mie risorse famigliari non sono più adeguate per competere ad alti livelli: se lascerò, lascerò in buone mani, non certo a chi lo farebbe per avere notorietà".

Parole di fuoco e di veleno di Berlusconi verso Mr Bee Taechaubol dopo che sia da Arcore sia dagli ambienti Fininvest filtrava già qualcosa in più anche di una semplice irritazione per la sovraesposizione mediatica del broker thailandese da almeno una settimana. Sempre considerata eccessiva dal Cavaliere e dal suo team di lavoro: "Io cerco qualcuno che immetta capitali nel Milan: sono prudente" ha continuato Berlusconi a TeleNord, "Qualora queste trattative non avessero l’esito sperato, andrò avanti con un altro progetto, quello di un Milan tutto italiano. Una sorta di Nazionale italiana in un campionato come il nostro dove davvero si è ecceduto con gli stranieri, basti pensare che lo scorso anno nella finale di Coppa Italia c’era un solo italiano in campo e che il nostro commissario tecnico azzurro, per fare un attacco competitivo, ha dovuto convocare giocatori oriundi".

Silvio Berlusconi ha sul tavolo l'offerta concreta anche della cordata cinese che punta ad entrare con il 51% offrendo subito 580 milioni. E poi c'è dall'altra parte Mr Bee con la sua proposta del 60% per 500 milioni che sembrava ancor più concreta e più velocemente realizzabile ma adesso tutto è rimesso in gioco.

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