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Milan, Berlusconi: “Galliani resta al suo posto” (video)

Il presidente blocca le dimissioni dell’ad rossonero: “Il Milan prosegue all’insegna dell’unità di intenti”. E avrà due ad: “Galliani con delega al settore sportivo, Barbara ad altri settori dell’attività sociale”.
A cura di Maurizio De Santis
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A rimettere la barra a dritta è Silvio Berlusconi: dalla cena con Adriano Galliani al "pronti a collaborare per il bene del Milan e lo sviluppo futuro del club" di sua figlia Barbara e lo storico dirigente, l'ennesimo giorno più lungo dell'ex Premier si chiude nella serata di sabato quando le agenzie battono la comunione d'intenti tra l'ad rossonero (che resta in sella) e la figlia del Presidente. Una telefonata per comporre la vicenda e andare avanti: "le parole di Silvio Berlusconi sono un dogma da seguire assolutamente". Come sotterrare l'ascia di guerra. Almeno per il momento, perché la strada è tracciata ma così la transizione conserverà quel contegno e quel rispetto che aveva ferito Galliani, considerati i modi adottati per comunicargli i ‘sette giorni'. Lui, che da 30 anni è al timone di uno dei club più titolati al mondo, trattato come un semplice funzionario d'azienda o, peggio, "lasciato a rosolare" fino alla prossima bordata. L'intervento dell'ex Premier contiene la piena ed evita esondazioni che rischiavano di travolgere il Milan, oltre a disorientare la squadra in un momento delicato: si andrà avanti con la diversificazione dei ruoli fino al termine della stagione e lui, Berlusconi, sarà più vicino al club accompagnandone il passaggio verso il nuovo corso che non può nascere sotto una cattiva stella e una liquidazione di 50 milioni di euro che grava sul bilancio del diavolo come una mannaia.

Due amministratori delegati. Diversificazione dei ruoli, il presidente la spiega così. "Sono lieto di comunicare che è stato trovato pieno accordo su un'organizzazione societaria che prevede due amministratori delegati: Adriano Galliani con la delega al settore sportivo e Barbara Berlusconi con la delega agli altri settori dell'attività sociale. Da parte mia ho promesso di essere più vicino alla società e alla squadra". Dunque, a Lady B la gestione della parte commerciale, compresa la questione stadio e il settore comunicazione; mentre la sfera calcistica è completo appannaggio dello storico dirigente. Fino a quando sarà possibile questa coesistenza? Di fronte al volere dell'ex Premier lo sarà per forza.

La mediazione. "Adriano Galliani resta al suo posto". Lo ha annunciato sabato il presidente del Milan, Silvio Berlusconi.  L'ex Presidente del Consiglio nella notte, al termine di un lungo colloquio a cena – durato oltre 4 ore – con l'amministratore delegato per parlare delle sue dimissioni, aveva deciso di parlare con la squadra prima della trasferta a Catania per chiarire il futuro della società. Condizioni meteorologiche avverse hanno impedito all'elicottero del numero uno rossonero di decollare ma il suo pensiero è chiaro: "Galliani è più sollevato. Tutti restano al loro posto e il Milan prosegue all'insegna dell'unità di intenti".

Le parole di Galliani. "Le parole del Presidente Berlusconi non tocca a me commentarle. Per quanto mi riguarda sono sacre da 34 anni e sono parole che non si commentano". Alla partenza per Catania l'ad rossonero ha risposto così alle domande sulle dichiarazioni di Berlusconi.

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