Mihajlovic: “Mi urlano zingaro serbo ma non hanno le palle per dirmelo in faccia”
A Crotone il Torino ha rischiato la sconfitta. Lo ha salvato un gol di De Silvestri nel finale dopo una gara che – complice l'assenza di Belotti – ha messo in luce le solite pecche dei granata. Quelle che fanno sbottare il tecnico, Mihajlovic, beccato, preso di mira, offeso e insultato da quei cori che nulla c'entrano con la rivalità sportiva. E così, prima di passare al commento della gara, si sofferma su quegli slogan uditi in maniera molto chiara e provenienti dalla Curva dei tifosi calabresi.
Ho sentito i cori, mi dispiace – dice Mihajlovic – perché porto rispetto e chiedo rispetto. ‘Zingaro' o ‘serbo' offendono un popolo. Questa è l'ignoranza dell'Italia. Mi dispiace per la società del Crotone che debba pagare per alcuni cretini. Preferisco chi me lo dice in faccia, ma pochi hanno le palle per farlo.

Non è la prima volta (purtroppo) che Mihajlovic diventa oggetto d'insulti del genere. Non è la prima volta che replica a muso duro ("me lo vengano a dire in faccia"). Poi, sbollita l'adrenalina si concentra sulla disamina del match e la commenta con grande pragmatismo.
Se non puoi vincere, l'importante è non perdere – afferma Mihajlovic, facendo riferimento alle occasioni create e non finalizzate -. I ragazzi hanno fatto la gara che dovevamo fare, abbiamo dominato per novanta minuti. E' vero che abbiamo subito due gol su errori individuali ma il nostro portiere ha fatto la prima parata al 93′. Meritavamo di vincere per quello fatto sul campo. Ci prendiamo il pari ma non abbiamo demeritato. In casa il Crotone non ha mai sofferto come contro di noi.
Quanto alla prestazione di Sadiq, in campo al posto di Belotti, il tecnico del Torino ha avuto parole d'incoraggiamento per il ragazzo che ha avuto un avvio promettente poi gli è mancata intensità e continuità di rendimento. "Gli attaccanti? Non si sente l'assenza di Belotti, Sadiq ha fatto una buona gara".