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Mexes va al Milan e saluta Roma: la storia di un amore durato 7 anni

Il difensore ha annunciato l’addio alla Roma e per questo vogliamo ripercorrere 7 anni fatti di grandi emozioni e tanto affetto.
A cura di Edoardo Mogiani
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Mexes va al Milan

E' arrivato come un fulmine a ciel sereno nel  bel mezzo di una calda giornata primaverile. Una notizia che da tempo circolava nell'ambiente, ma che tutti a Roma speravano di rimandare il più possibile nella convinzione di poter ancora recuperare la situazione. Ebbene, è arrivata oggi intorno alle ore 16 direttamente da Villa Stuart e per bocca del diretto interessato: con ogni probabilità Philippe Mexes dal prossimo anno non sarà più un giocatore della Roma.

Un'avventura cominciata  7 anni fa tra i migliori auspici, ma con tanti problemi iniziali. Un trasferimento viziato da alcune pratiche illecite svolte dal procuratore del francese Joanneaux ed il loro logico risultato: squalifica del giocatore e chiusura del mercato giallorosso in entrata per due sessioni. Un anno che nero è dir poco. Poi, però, a cavallo tra l'ottobre ed il novembre del 2005 comincia la rinascita: gol allo scadere contro l'Ascoli e vittoria per 2 a 1. Un gol che sa di liberazione, che sa di nuova linfa. Soltanto una settimana e si replica a Messina. Mexes si prende il posto e non lo molla più. Spalletti gli affida le chiavi della difesa ed insieme a Chivu ha inizio una stagione bellissima che culmina nel record di 11 vittorie consecutive.

Mexes si esprime a livelli altissimi proponendosi come uno dei migliori difensori centrali nel panorama mondiale. Non solo, ma diventa anche sempre più idolo della tifoseria. Quel suo mostrarsi romano, quel suo italiano con la cadenza francese e quel suo accento sempre più testaccino lo rendono agli occhi dei tifosi come uno di loro. Poi, in quell'estate, contro tutto e tutti firma il rinnovo del contratto con la Roma. "E' una scelta di vita. Mi sento romano e romanista e voglio restare qui". La dichiarazione d'amore è bellissima ed è di quelle che riempiono il cuore di ogni tifoso.  Ormai Mexes è il Rugantino giallorosso, leader sia in campo che fuori.

Philippe Mexes lascia la Roma

E poi? E poi la vita a volte ti riserva brutte sorprese e d'improvviso Mexes scopre che anche gli idoli possono avere paura e due brutte storie di cronaca (per fortuna a lieto fine)si abbattono su di lui e sulla sua famiglia: il 24 luglio 2008 due ladri gli rubano l'auto con  dentro la figlia Eva e quando si accorgono della piccola dormiente sul sedile posteriore abbandonano l'auto; il 10 febbraio 2010 dei malviventi si introducono nella sua abitazione, con la moglie e la figlia all'interno,  durante la notte portandosi via oggetti per un valore di circa 10mila euro.

Philippe Mexes piange in Roma-Sampdoria

Anche in campo arriva qualche battuta a vuoto e dopo i successi con Spalletti ( due Coppe Italia, una Supercoppa Italiana ed uno scudetto mancato per un soffio) qualcosa si rompe nel gruppo e l'allenatore toscano lascia la Roma. In panchina arriva Claudio Ranieri e Mexes, complice un infortunio, perde il posto da titolare sostituito da Nicolas Burdisso. E' lo scorso anno e la Roma, dopo una splendida rimonta ai danni dell'Inter, perde il primato sul più bello a quattro giornate dal termine in una sfida casalinga contro la Sampdoria: le immagini delle lacrime di Mexes diventano l'immagine di quel sogno sfumato.

Si arriva a questa stagione con tanto valore nella rosa, ma pochi risultati. Mexes, però, gioca alla grande e si riprende il posto da titolare. E poco conta se in panchina ci sia Ranieri o Montella. Il nodo diventa il rinnovo del contratto in scadenza a giugno 2011 ed il problema è la differenza tra la proposta della Roma e quella di altre squadre (il Milan). La questione societaria non aiuta a fare chiarezza ed è probabile che, nonostante un Di Benedetto alla porta,  la storia d'amore tra la Roma e Phil finisca così, oggi, con quelle parole di addio dette da uno che quell'accento testaccino forse mai lo perderà. E se, tra Roma e Mexes,  proprio addio doveva essere lasciateci dire che è giusto lo sia stato così:  in un Roma- Juventus e con quella standing ovation a chi, romano d'adozione, ha dimostrato di esserlo quasi sempre in questi 7 anni di vero amore.

Mexes saluta la Roma e dice si al Milan
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