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Mexes lascia la Roma, pronto l’accordo col Milan

Il difensore francese ha confermato ai giornalisti che lascerà la Roma nella prossima stagione.
A cura di Edoardo Mogiani
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Mexes: lascio la Roma

"La vita purtroppo ti fa fare scelte, indipendentemente da quello che ti direbbe il cuore. Ci sono poche speranze che io rimanga alla Roma".  Dopo tante chiacchiere arriva, infine, la conferma ufficiale: dalla prossima stagione Philippe Mexes non sarà più giocatore della Roma. A darne notizia è stato lo stesso giocatore francese durante un breve incontro con i giornalisti all'interno del reparto di fisioterapia presso la clinica Villa Stuart dove il calciatore è ricoverato a seguito dell'infortunio al ginocchio sinistro. Ieri, l‘intervento chirurgico effettuato dal professor Mariani e la speranza di vedere ancora Philippe con la maglia giallorossa; oggi, la doccia gelata che lascia davvero poco spazio alle interpretazioni.

Ha scelto la chiarezza e ha voluto parlare con il cuore ai tifosi della Roma: "Dopo 7 anni dico che la mia vita l’ho fatta a Roma. Mio figlio è nato in questa città e io mi sento romano. Ma ho avuto cose mie personali che mi portano a fare una scelta. Sono scelte di vita e anche se sono legato a città, tifosi e squadra devo pensare anche alle mie cose. Non c’entra il cambio di allenatore, con Vincenzo va benissimo. Ieri con Francesco abbiamo cercato anche di ridere e non ho parlato del mio futuro". Già il futuro sembra essere scritto al Milan e lui non nega: "Se vado al Milan? Se ne parla tanto, probabilmente sì. Ma né in Italia né all’estero troverò una squadra come la Roma. Il calcio è così e la vita ti fa fare altre scelte”.

Un'amore durato 7 anni, fatti di momenti bellissimi e giorni tristi che Mexes non dimenticherà mai: " Le lacrime della partita contro la Sampdoria rimarranno per la vita. Mi dispiace non poter aiutare i compagni, mi dispiaceva anche per il secondo tempo contro la Juventus. Ora mancano 7 partite e farò come Francesco, quando si è fatto male ed è stato vicino alla Roma. Ho pianto prima dell’intervento, ma anche dopo perché ho visto i miei compagni, mia sorella, mia madre, le persone che mi vogliono bene."

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