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Messi è un marziano da 100 gol in Champions. Ma al ‘Camp Nou’ brilla anche Dembélé

Il Barcellona batte 3-0 il Chelsea e accede ai quarti di finale di Champions League. Si è deciso tutto nel primo tempo con Messi che prima realizza il gol del momentaneo 1-0 e poi serve l’assist per il raddoppio di Dembèlè. Nella ripresa la ‘Pulce’ cala il tris. Il Chelsea paga i tanti errori difensivi.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Essere il quarto allenatore italiano ad accedere ai quarti di finale di Champions League ed eliminare i marziani del Barcellona. Era questa l’intenzione di Antonio Conte alla vigilia della gara del suo Chelsea contro i blaugrana al ‘Camp Nou’ terminata con il punteggio di 3-0 in favore dei catalani grazie ad una doppietta di Messi e al gol di Dembèlè. I catalani, forti dell’1-1 dell’andata conquistato a Londra, sono scesi in campo consapevoli di poter gestire con maggiore tranquillità la partita. Messi ha subito però spento i sogni dei ‘Blues’ad inizio gara prima di dare il via poi ad una gara dalle mille emozioni che ha portato la ‘Pulce’ ha realizzare una doppietta che gli vale 100 gol in Champions League.

Conte si è presentato in terra catalana con Giroud unica punta nel 3-4-3 di partenza con Hazard e Willian alle spalle della punta francese e Moses e Marcos Alonso sugli esterni a spingere. Tutto confermato invece nel Barcellona con Messi al fianco di Suarez in attacco nel 4-4-2 di partenza di Valverde con Dembèlè sulla destra a creare difficoltà sulla sinistra. Tra i migliori in campo al ‘Camp Nou’, sicuramente Leo Messi autore di una partita pazzesca, così come Umtiti. Male invece e completamente flop della partita Christensen, uno dei peggiori. Andiamo allora a vedere i top e i flop di questo Barcellona-Chelsea.

I migliori in campo al ‘Camp Nou’

Tutti ai piedi di Messi che fa 100 gol in Champions

Non poteva che essere lui il protagonista assoluto di questa magica serata per il Barcellona di Valverde. La squadra catalana infatti, è stata letteralmente trascinata dall’estro e dalla fantasia di un Leo Messi a dir poco mostruoso.

Prima il gol iniziale, dopo pochissimi secondi dall’inizio della gara realizzando il gol dell’1-0 che ha di fatto già subito tagliato le gambe al Chelsea e poi il capolavoro che ha portato al gol l’accorrente Dembèlè.

Il numero #10 argentino è stato infatti in grado di rubare palla a centrocampo all’ex compagno di squadra Fabregas, far ripartire il contropiede offensivo dei catalani e servire l’assist, con una visione di gioco magistrale, all’accorrente ex attaccante del Borussia Dortmund che solo davanti a Courtois, non ha potuto far altro che scaraventare in rete una sassata tremenda su cui il portiere belga non ha potuto fare nulla. A tratti assolutamente incredibile. Una partita da 10 e lode per la ‘Pulce’ che nel finale poi mette la ciliegina sulla torta con il gol del 3-0 che vuol dire anche 100 gol in Champions League in carriera.

Un pericolo assoluto chiamato Dembèlè

Ma nella serata che ha visto il mondo del calcio inchinarsi ad un mostro sacro come Leo Messi, c’è comunque da sottolineare anche la prova assolutamente positiva dei tanti altri interpreti che sono scesi in campo al ‘Camp Nou’ per la conquista dei quarti di finale. Uno di questi è sicuramente Ousmane Dembèlè. Schierato sulla fascia destra con precisi compiti di attaccare gli spazi creati da Messi e Suarez, l’ex Borussia Dortmund infatti non si è di certo fatto attendere realizzando il gol del 2-0. Un mix di coordinazione, precisione e potenza assolutamente pazzesca.

Il gol, è solo la ciliegina sulla torta di una partita giocata, complessivamente, in modo a dir poco perfetto che l’ha visto spesso anche aiutare i compagni di squadra in copertura ed andare a tenere fermo un fulmine come Marcos Alonso, potenzialmente uno dei più pericolosi dei ‘Blues’ in fase offensiva. Assolutamente positiva la sua partita e finalmente ottimo anche dal punto di vista del carattere in campo. Va dato merito anche a Valverde per avergli trovato una posizione ottimale diversa dal terzo d’attacco nel 4-3-3 che un po’ lo limitava.

Umtiti è un muro in difesa

Conte questo ottavo di finale di ritorno l’ha voluto giocare con una punta davanti come Giroud, nella speranza che il francese potesse fare da sponda per gli inserimenti degli esterni e mettere in difficoltà la difesa blaugrana. Ma così non è stato. Già, perchè come ospite non gradito per gli attacchi dei ‘Blues’ c’era sempre solo e soltanto un uomo che impediva ai ragazzi di Conte di affondare in maniera decisiva dalle parti di Ter Stegen, stiamo parlando di Samuel Umtiti.

Il numero dei palloni intercettati da Umtiti in partita (WhoScored)
Il numero dei palloni intercettati da Umtiti in partita (WhoScored)

Nel primo tempo infatti, il centrale dei catalani è stato capace di opporsi sempre come ha potuto agli affondi del Chelsea bloccando sul nascere tutte le azioni. Bravo anche nel secondo tempo quando ad inizio ripresa ha fermato Marcos Alonso, in area di rigore, con un intervento in scivolata davvero prodigioso. Se il Chelsea non è riuscito a segnare, nonostante i tanti attacchi verso la porta di Ter Stegen, è anche per merito suo.

I flop di questo Barcellona-Chelsea

Christensen paga l’inesperienza

La partita giocata dal Chelsea di Conte, soprattutto in fase offensiva, non è stata poi proprio così negativa, soprattutto considerando le tante occasioni sprecate nel primo tempo (vedi Kante). E allora a mettere in difficoltà i ‘Blues’, è stata soprattutto la difesa, nello specifico Andreas Christensen, da sempre considerato uno dei giovani difensori pronti ad essere uno dei migliori al mondo, che però questa sera è stato letteralmente messo al tappeto da un Messi assolutamente in serata da Oscar.

I dati relativi alla prestazione di Christiensen al 'Camp Nou' (SofaScore)
I dati relativi alla prestazione di Christiensen al ‘Camp Nou' (SofaScore)

Prima l’errore in marcatura sulla prima rete della ‘Pulce’ ad inizio gara, poi un’avventata entrata in scivolata sull’argentino in occasione dell’assist servito dal #10 catalano a Dembèlè facilitando la manovra in rete dei bluagrana. A volte è sembrato insicuro e irruento. Assolutamente bocciata la sua prova al ‘Camp Nou’.

Troppa frenesia per Fabregas

Doveva essere la sua partita, quella del grande ex nella sua Barcellona, quella squadra che alla vigilia di questo ritorno degli ottavi di finale, aveva detto di sapere come battere. E invece per Cesc Fabregas, quella del ‘Camp Nou’, non sarà una di quelle serate che ricorderà nella sua carriera. Praticamente messo subito in difficoltà dal palleggio impazzito dei catalani, l’ex di turno ha fatto fatica a tenere il ritmo dei suoi ex compagni di squadra, soprattutto per quanto riguarda la velocità di esecuzione della manovra in una zona nevralgica del campo in cui ha perso una palla fondamentale che ha poi portato al contropiede di Messi.

La posizione in campo di Fabregas (SofaScore)
La posizione in campo di Fabregas (SofaScore)

Un errore che ha portato la ‘Pulce’ a sfornare l’assist vincente per Dembèlè che ha fatto chiudere la prima frazione con il Barcellona in vantaggio 2-0. Troppo macchinoso nella manovra. Il Barcellona non si affronta così. Avrebbe dovuto saperlo..

Giroud fa lo spettatore

Forse non è stata una gran scelta, quella di Conte, di utilizzare una punta di ruolo al ‘Camp Nou’. Probabilmente sarebbe stato meglio giocare con una sorta di ‘falso nove’ o utilizzare fin da subito Morata capace di essere pericoloso con la sua velocità. Infatti la partita di Olivier Giroud, scelto come titolare dall’ex tecnico della Nazionale, è stata davvero pessima.

I numeri relativi alla partita di Giroud (SofaScore)
I numeri relativi alla partita di Giroud (SofaScore)

L’ammonizione presa nel primo tempo e i pochi palloni toccati, hanno reso molto facile il compito della difesa catalana di tenere a bada la punta francese mai stato in grado di giocare di sponda come forse aveva pensato potesse fare Conte. Non proprio da bocciare ma la sua partita possiamo dire che è assolutamente da rimandare alla prossima occasione. Pochi palloni e troppa poca mobilità in campo l’hanno messo completamente in ombra in mezzo al campo.

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