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Mertens vs Icardi, chi sarà più decisivo in Napoli-Inter?

La sfida di questa sera al San Paolo passa anche per il duello tra il belga e l’argentino. Statistiche, valore di mercato, stipendio, percentuale realizzativa, interpretazione tattica del ruolo di attaccante: ecco tutte le differenze tra il 14 azzurro e il 9 interista.
A cura di Maurizio De Santis
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Il 14 e il 9 sulla ruota di Napoli sono i numeri che questa sera terranno in ansia i tifosi azzurri e quelli dell'Inter. Li portano sulle spalle Dries Mertens e Mauro Icardi: il ‘falso nove' diventato attaccante vero per necessità e poi confermatosi punta d'elevata efficacia; l'argentino divenuto eroe nel derby e definito ‘serpentesco' dal proprio allenatore per la sua capacità di essere letale in area di rigore. La cabala si giocherà sul rettangolo verde del San Paolo, quando questa sera andrà in scena il big match della nona giornata: la squadra di Maurizio Sarri capolista contro quella di Luciano Spalletti che segue a un passo. Il confronto tra i due bomber aggiunge interesse ulteriore alla sfida che – al momento – vale una piccola porzione di scudetto nella corsa lunga 38 giornate.

I numeri non mentono mai. Non dicono tutto ma forniscono un quadro molto chiaro della situazione. Dalla stagione 2013/2014 a oggi Mertens e Icardi si sono ritrovati l'uno di fronte all'altro in sette occasioni per un totale di 298 minuti giocati: il bilancio (come si evince dalla tabella pubblicata da Transfermarkt) pende dalla parte del belga con 3 vittorie, altrettanti pareggi e 1 sconfitta (33a giornata, torneo 2015/2016). E' Maurito, però, ad aver segnato in 3 occasioni mentre – ironia della sorte – oltre a Higuain (adesso alla Juventus) il calciatore che ‘ha fatto più male' ai nerazzurri in questi ultimi 4 anni è stato Callejon.

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Caratteristiche tecniche. L'evoluzione tattica di Mertens ha rivoluzionato anche i database dei siti di statistica. Da ala sinistra oppure seconda punta, ruolo distintivo fino a due stagioni fa, adesso il belga viene catalogato come punta centrale. Copione che interpreta rivelandosi prezioso per dinamismo e capacità di dialogare con in compagni in fase offensiva a differenza del capitano interista, classico ariete. Mertens non ha il fisico del corazziere (è alto 169 cm, 12 in meno rispetto a Icardi, alto 181 cm), è più vecchio dell'avversario (30 anni rispetto ai 24 dell'argentino) ma il terreno di caccia è lo stesso: l'area di rigore.

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Mertens in campionato è a quota 7 gol in 8 presenze. A quelli realizzati in Serie A vanno però aggiunti altri due messi a tabellino in Champions (1 nei playoff contro il Nizza, l'altro contro il Feyenoord nella 2a giornata della fase a gironi). Sullo score europeo pesa l'errore commesso martedì sera a Manchester nella sfida con il City di Guardiola. In questa stagione Mertens ha tirato in porta 32 volte, di cui 17 nello specchio: una media altissima, 4 conclusioni a match. Dei 7 gol siglati, 3 sono arrivati su rigore e 4 su azione. Da quando gioca con il Napoli Mertens ha segnato 77 reti in 197 gare ufficiali disputate. Il suo apporto è prezioso per lo sviluppo della manovra offensiva ma l'organizzazione tattica degli azzurri è tale che rispetto ai 26 gol complessivi dei partenopei l'incidenza di Mertens sia quasi del 30%.

Icardi ha segnato 9 gol in 8 presenze in campionato. Il potenziale offensivo dell'Inter è vincolato a lui: 17 le reti dei nerazzurri che danno all'attaccante una percentuale d'incidenza superiore al 50%. Finora Maurito ha tirato in porta 23 volte, di cui 17 nello specchio: la media a partita è di 2.8. Dei 9 gol realizzati, ben 4 sono arrivati su rigore e 5 su azione. Da quando indossa la maglia dell'Inter ha messo a segno 87 gol in 154 incontri.

Contratto, ingaggio, valore di mercato. Dries Mertens ha da poco rinnovato il proprio accordo con il Napoli: ha un contratto in scadenza nel 2020 (2021, invece, è la dead line di Maurito con i nerazzurri) e una clausola rescissoria da 28 milioni di euro (quanto l'attuale valutazione di mercato) esercitabile dall'estero per chi volesse ingaggiare il belga nella prossima estate, quando avrà 31 anni. Stipendio attuale: l'ingaggio netto è passato da 1.2 milioni a 3.5 milioni a stagione (oltre a bonus facilmente raggiungibili). L'argentino guadagna di più (4.5 a stagione), ha una clausola rescissoria di 110 milioni valida solo per l'estero e superiore del doppio rispetto alla valutazione reale di mercato indicata da Transfermarkt (50 milioni).

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