Mertens schianta il Cagliari, Hamsik torna al top. Male gli ex Cigarini e Pavoletti
Nell’ultima delle 7 gare in 21 giorni disputate dagli azzurri, il Napoli piega la resistenza del Cagliari portandosi, in attesa del posticipo fra Atalanta e Juventus, al primo posto solitario in classifica a quota 21 punti. Una vittoria messa in archivio già nella prima frazione di gioco con i gol di Hamsik al 4’ e di Mertens su rigore al 40’ e poi legittimata nella ripresa con la rete in avvio di Koulibaly per il 3-0 finale ed altri 45’ minuti di gioco in totale controllo.
Dalla rete numero 114 di Hamsik alla prestazione spettacolare di Mertens e Koulibaly, ecco top e flop di Napoli-Cagliari.
I Top del San Paolo
Marek Hamsik un calcio alla crisi: il capitano c’è
Un gol per dare un calcio alle critiche, alle polemiche delle ultime settimane e a quanti lo vedevano già, a soli 30 anni, sul viale del tramonto. E invece, Marek Hamsik per la delusione dei suoi detrattori c’è, eccome e si fa sentire non solo in mezzo al campo con i soliti tocchi di prima, le solite incursioni palla al piede ed i consueti quanto spettacolari cambi di gioco, ma anche in zona gol con un inserimento alle spalle della difesa al 4’ del primo tempo, premiato dall’ottimo Mertens, che gli consente di bagnare, alla settima di campionato, la sua prima rete (Diego Maradona a -1 per segnature all-time col Napoli) ufficiale in questa difficile ma entusiasmante stagione. Gol, 1-0, gara in discesa ma soprattutto via tutti i cattivi pensieri e le inquietudini di una marcatura che mancava dal maggio scorso: il capitano è tornato.
Dries Mertens schianta il Cagliari, prestazione super per lui
Rifinisce l’azione, suo l’assist per l’1-0 di Hamsik, si guadagna e poi trasforma il rigore del momentaneo 2-0 schiantando, quasi da solo, la buona opposizione dei sardi. Questa, in estrema sintesi, la partita del belga Dries Mertens che, pur chiamato agli straordinari in contumacia Milik, dimostra di non avvertire il peso delle responsabilità con l’ennesima sontuosa prestazione. Una prestazione che lo porta a quota 7 in termini di gol fatti in campionato così come 7, mai nella storia il Napoli ne aveva vinte tante in avvio, sono le gare di fila portate a casa da questa squadra, ormai, dei record.
Difensore granitico e pure bomber: Koulibaly al top
Dopo l’ottima gara contro gli olandesi del Feyenoord, indecisione finale a parte, Kalidou Koulibaly mette a referto l’ennesima sfida al top della sua stagione che lo segnala come uno dei migliori difensori non solo della nostra Serie A ma anche dell’intero panorama calcistico continentale. Una maturazione, una consacrazione già avvenuta dall’era Sarri in poi ma che sembra ancora in corso con un centrale in grado ora, non solo di far valere il suo senso dell’anticipo, il suo dinamismo o la sua fisicità, ma di essere anche pericoloso in zona gol con la seconda segnatura, già eguagliato lo score dello scorso anno, di questo campionato.
I flop del lunch match
Cigarini non esce dal labirinto azzurro
Stretto nella morsa di Allan e Jorginho e dalla voglia/propensione azzurra di attaccare i portatori di palla avversari, Cigarini vive una giornata da incubo in mezzo al campo. Le sue consuete trame di gioco, infatti, vengono vanificate sul nascere dalla foga partenopea ma anche dalle quasi inesistenti linee di passaggio sarde chiuse, anticipate o rese difficili dal pressing avversario. I 25 passaggi totali, col 100% di precisione, sono lo specchio di un match complicato senza lanci lunghi e ricco, forse troppo, di suggerimenti corti, ravvicinati.
Pavoletti, il ritorno che non ti aspetti: dimenticato dai suoi in attacco
Dopo 6 mesi a Napoli con 10 partite e 0 gol in azzurro, Leonardo Pavoletti avrebbe sognato un altro epilogo, personale e di squadra, per questo suo ritorno a Fuorigrotta. Eppure, al netto degli applausi che il San Paolo gli ha tributato nel momento della sua uscita dal campo al 61’, l’attaccante sardo non è riuscito a far valere la sua stazza in attacco e quindi a far salire i suoi in questa complicata sfida odierna. In più, lasciato troppo solo in attacco con prima l’infortunio di Sau e poi l’evidente scollamento fra lui e Joao Pedro, Pavoletti ha concluso la sua gara nel deserto più totale di maglie rosse finendo poi per essere sostituito dallo sprinter, dal contropiedista, Diego Farias. Spaesato.
Joao Pedro una mattinata da dimenticare
Fra i peggiori in campo di questo lunch match non potevamo non inserire il brasiliano Joao Pedro. Il trequartista numero #10 chiamato a fare da trait d’union fra la mediana e l’attacco non ha per nulla inciso nei 90’ minuti di gioco con pochissimi palloni toccati ed ancor meno assist a referto. Una prestazione decisamente incolore, di certo non solo per colpe sue, ma anche per un Cagliari in netta difficoltà, che ne fanno uno dei responsabili, sul banco degli imputati, di una sconfitta prevedibile ma parimenti dolorosa e pericolosa per Rastelli in bilico, in discussione dopo 3 sconfitte consecutive.
Tabellino e risultati, Mertens e Hamsik al top ma che gara per Koulibaly
Napoli (4-3-3): Reina 6; Hysaj 6, Albiol 6, Koulibaly 7, Ghoulam 6.5 (Dal 88’ Mario Rui s.v.); Allan 6.5 (Dal 77’ Ounas s.v.), Jorginho 6, Hamsik 7; Callejon 6 (Dal 69’ Rog s.v.), Mertens 7, Insigne 6. A disposizione: Rafael, Sepe; Maggio, Maksimovic, Mario Rui, Cjiriches; Diawara, Giaccherini, Rog, Zielinski; Ounas, Leandrinho. Allenatore Maurizio Sarri voto 6.5
Indisponibili: Arkadiusz Milik.
Cagliari (4-3-1-2): Cragno 6; Padoin 5.5, Romagna 5, Andreolli 5.5, Capuano 5.5; Ionita 5.5, Cigarini 5 (Dal 56’ Deiola), Barella 5.5; Joao Pedro 5.5; Sau s.v. (Dal 34’ Dessena), Pavoletti 5 (Dal 66’ Farias). A disposizione: Daga, Crosta; Miangue, Deiola; Dessena, Faragò; Farias, Giannetti. Allenatore Massimo Rastelli voto 5.5
Indisponibili: Luca Ceppitelli, Rafael e van der Wiel.
Arbitro
Rosario Abisso (sezione di Palermo) 57 gare di Serie B, quarta apparizione in Serie A (ultima Milan-Spa 2-0), 0.31 rossi per match e 6.01 gialli per partita
Precedenti a Napoli
23 vittorie del Napoli, 11 pareggi e 4 successi esterni del Cagliari con 64 gol azzurri e 29 sardi