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Mertens, Radja e Jack. Bravi in ogni ruolo e autentici jolly di lusso in Serie A

Sono 5 dei più importanti calciatori dei top club italiani capaci di interpretare più di un ruolo. Fra questi anche la ‘vecchia’ coppia di centrali difensivi della Juventus e il ‘nuovo fenomeno’ di Simone Inzaghi alla Lazio, Milinkovic-Savic.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il nuovo campionato italiano è ormai alle porte. E si può dire che con la vittoria della Lazio in Supercoppa contro la Juventus, la stagione sia cominciata davvero col botto. Tante le novità che vedremo in questa annata. Dall’inserimento nelle partite del Var, passando per i vari accorgimenti tattici che vedranno tante squadre decisamente cambiate e con la ferma convinzione di voler provare a mettere in discussione lo strapotere della Vecchia Signora.

I top club però, per l’inizio della Serie A, hanno comunque deciso di ripartire da una base solida, con il “vecchio gruppo”, con calciatori capaci di trascinare tutto il resto della rosa. Fra questi, tanti sono fondamentali per l’allenatore grazie alla loro capacità di adattarsi in più di una zona del campo. Andiamo quindi ad analizzare 5 calciatori appartenenti ai più importanti club italiani che sono capaci di occupare più di un ruolo nel rettangolo di gioco durante una partita.

Mertens, l’oro di Napoli

In Serie A, in questa speciale classifica, non potevamo non inserire Dries Mertens fra i calciatori con la maggiore attinenza a sapersi adattare in un altro ruolo. Nato come esterno d’attacco in un tridente, ma anche come trequartista, l’attaccante del Napoli è ormai diventato la punta centrale dei partenopei. Dopo lo shock per l’infortunio di Milik, lo scorso anno, la società e i tifosi pensavano che la stagione degli azzurri fosse ormai già compromessa. E invece Mertens riuscì a non far rimpiangere il buon inizio di campionato del polacco, finendo la stagione addirittura con ben 28 gol realizzati da punta centrale nel massimo campionato italiano.

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Un bottino importante per uno che ad inizio campionato era destinato a giocarsi il posto sulla sinistra con Insigne e che invece adesso è diventato un elemento inamovibile nell’11 titolare di Maurizio Sarri. Il terminale offensivo di tutte le azioni degli azzurri. E pensare che in tutta la sua carriera, da ala sinistra, di gol ne ha realizzati in totale 68.Un numero facilmente raggiungibile dal belga viste le premesse dello scorso anno come punta centrale.

Un ‘ninja' come jolly per la Roma

Il faro della Roma. L’elemento che più di tutti è riuscito a far compiere ai giallorossi quel salto di qualità che forse nessuno si aspettava. Così come nessuno si sarebbe aspettato che Radja Nainggolan, nella capitale, potesse crescere a tal punto da essere considerato ormai uno dei migliori centrocampisti al mondo. Nato come centrale ai tempi del Piacenza e cresciuto in quella posizione poi a Cagliari, il “Ninja” non si è più fermato e ha continuato la sua crescita tattica sotto la guida e le intuizioni di Spalletti. Lo scorso anno infatti, nel 4-2-3-1 dell’ormai nuovo tecnico dell’Inter, Radja ha giocato come trequartista alle spalle di Dzeko nel tridente completato da Salah e uno fra El Shaarawy, Perotti e Florenzi.

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Risultato? Ben 14 gol in totale e un rendimento pazzesco. Mezzala nel 4-3-3, centrocampista centrale nello scudo dei due davanti alla difesa nel 4-2-3-1, non fa differenza, Nainggolan è a dir poco spettacolare. Quest’anno con Di Francesco, che solitamente ama far giocare le sue squadre con il 4-3-3, sarà di nuovo titolare nei tre di centrocampo con De Rossi e Strootman ma di certo sarà impossibile tenerlo lontano dalle incursioni offensive verso la porta avversaria. Il suo valore di mercato attuale è di 40 milioni di euro.

Chiellini e Barzagli le stelle della difesa bianconera

Le recenti prestazioni difensive della Juventus lasciano un po’ a desiderare. L’addio di Bonucci si è fatto sentire ed è stato visibile agli occhi di tutti, ufficialmente, durante la Supercoppa persa dai bianconeri contro la Lazio. Certo, la colpa non può essere solo di Barzagli e Chiellini che, così come tutto il resto della squadra, sono rimasti negli spogliatoi dell’Olimpico per almeno 75 minuti. Loro però sono il cuore pulsante della squadra e da sempre, insieme all’ormai neo difensore milanista, sono stati la vera forza della squadra di Allegri. Il tecnico toscano spesso chiede gli straordinari ad entrambi che con non poche difficoltà e con grande disponibilità, si mettono al servizio della squadra. E’ infatti un azzardo oggi vedere il buon Barzagli, a 36 anni, giocare come terzino destro.

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Un ruolo che ha saputo interpretare al meglio in passato nonostante sia un centrale puro. L’ex Palermo però è bravo quindi ad adattarsi sulla fascia, ma anche come centrale di una difesa formata sia a 3 che a 4. Così come lui anche l’altro baluardo bianconero: Giorgio Chiellini. 33 anni appena compiuti lo scorso 14 agosto, “Giorgione”, che si è fatto conoscere in A come terzino sinistro, si è poi consacrato come centrale una volta passato alla Juventus, prima di andare poi a formare l’ormai ex BBC (la difesa a 3 più forte mai vista prima in Italia) proprio con Bonucci e lo stesso Barzagli.

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Bonaventura, un fedelissimo di Montella

L’infortunio di Udine della scorsa stagione ha messo per un po’ di tempo un freno ad uno dei calciatori che aveva maggiormente impressionato in Serie A lo scorso anno per rendimento e stato di forma fisica. Stiamo parlando di Giacomo Bonaventura, autentico jolly nel gioco di Montella, il quale, nonostante i tanti acquisti messi a segno dal Milan, difficilmente rinuncerà alla sua imprevedibilità in mezzo al campo durante tutto il campionato. “Jack” è infatti fondamentale in diverse trame di gioco e può essere adattato in diversi ruoli a seconda dell’interpretazione da voler dare alla gara.

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Centrocampista offensivo dai piedi buoni e dalla tecnica sopraffina, è dotato di un’intelligenza tattica fuori dal comune che lo vede in grado di poter interpretare ben 3 ruoli in mezzo al campo. Mezzala in un centrocampo a 5 o a 3, ma anche esterno alto in un 3-5-2 (sia a destra che a sinistra), ma anche attaccante nel tridente offensivo. Lo scorso anno per lui, prima dell’infortunio, che di fatto ha poi chiuso prima la sua stagione, i gol sono stati 5 con una maggiore propensione a realizzarli partendo proprio largo a sinistra in un 4-3-3 per poi accentrarsi e rendersi pericoloso con il suo destro sempre molto velenoso. Ad oggi, il suo valore di mercato, è di 24 milioni di euro.

E’ Sergej l’asso nella manica di Inzaghi

Lui ed Immobile hanno praticamente vinto la Supercoppa Italiana. Sono stati infatti i grandi protagonisti del successo della Lazio contro la Juventus. Sergej Milinkovic-Savic ha infatti interpretato al meglio la gara, mostrando quel talento e quella classe che Simone Inzaghi vorrebbe vedere da lui in ogni partita. Spesso la sua incostanza infatti lo penalizza durante tutta la stagione, ma quando è in giornata non ce n’è per nessuno. Calciatore ancora molto apprezzato dalla Juventus che più di una volta avrebbe chiesto la disponibilità a Lotito di cederlo.

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Il serbo ha giocato, nel 4-5-1-1 proposto da Inzaghi contro la Juve, come trequartista alle spalle di Immobile, provando spesso a portarsi l’uomo e smarcare l’attaccante napoletano con passaggi illuminanti degni di un vero numero 10, proprio come accaduto in occasione del primo gol biancoceleste. I bianconeri vorrebbero acquistarlo per farlo però giocare a centrocampo per sfruttare la sua buona visione di gioco. In passato, il calciatore, ha giocato anche come seconda punta, realizzando, in tutta la sua carriera, in questo ruolo, 7 gol e 9 assist. Potrebbe essere il vero asso nella manica di Inzaghi in vista di una più che possibile cessione di Keita proprio al club attualmente Campione d’Italia.

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