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Mercato, scambio in vista sull’asse Juve-Genoa: a gennaio Hernanes per Rincón

Dopo il mancato approdo del brasiliano sotto la Lanterna ad agosto per l’affare Witsel, a gennaio il passaggio potrebbe concretizzarsi: il mediano venezuelano potrebbe essere la chiave della trattativa.
A cura di Vito Lamorte
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Sembrava tutto fatto ad agosto ma l'affare saltò. Ora, in vista di gennaio, Juve e Genoa tornano a parlare di Hernanes e Tomas Rincon. Il trasferimento in Liguria in estate da parte del brasiliano non avvenne a causa del mancato arrivo di Axel Witsel a Torino. La Juventus valuta il venezuelano Rincon come possibile contropartita perchè conosce la Serie A e potrebbe giocare in Champions League. Il mediano della nazionale belga resta l'obiettivo numero uno ma il capitano della Vinotinto si aggiunge alla lista che comprende anche Blaise Matuidi e Corentin Tolisso.

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I prezzi per i due centrocampista francesi sembrano essere un po' troppo elevati mentre Rincon arriverebbe nello scambio con la società rossoblù. Secondo quanto riporta Tuttosport, il presidente genoano Preziosi non ha mollato la presa sull'ex centrocampista dell'Inter e della Lazio ed è pronto ad accoglierlo a Pegli a braccia aperte:

"A noi Hernanes interessa sempre più. Vediamo in lui il giocatore ideale per compiere un ulteriore salto di qualità. Se la Juventus ci dovesse inviare un segnale d'apertura, siamo pronti a sederci al tavolo per trovare una soluzione".

Centrocampo Juve: la situazione

Il rientro di Claudio Marchisio potrebbe portare all'uscita di Hernanes. Il brasiliano non rientra più nei piani di Allegri ma per sostituirlo ci sono tre profili sul taccuino bianconero: Axel Witsel in pole, poi ci sono Tolisso, Matuidi, che potrebbe rinnovare con il PSG, e Rincon. Il belga dello Zenit si è promesso sposo alla causa Juve da fine agosto e rimane la prima scelta ma i russi preferirebbe tenerlo fino a scadenza di contratto con la speranza che posso essere decisivo per la qualificazione in Champions League, traguardo che regalerebbe proventi Uefa superiori all'indennizzo che Marotta è disposto a versare nelle casse dello Zenit, ovvero 6 milioni di euro. Quella del venezuelano è una soluzione low cost ma però ha dalla sua la conoscenza del campionato italiano come nessuno dei tre.

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