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Mercato, Gagliardini: “Juventus? A gennaio non mi muovo”

Il centrocampista della squadra di Gasperini, obiettivo di mercato dei bianconeri, chiude ad una sua possibile partenza nell’imminente mercato invernale: “Ora come ora penso solo all’Atalanta”.
A cura di Alberto Pucci
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Passate le feste, Roberto Gagliardini torna ad allenarsi per l'ultima partita del girone d'andata: quella di Verona, contro il Chievo di Rolando Maran. Il 22enne centrocampista orobico, autentica rivelazione di questa prima parte di campionato nerazzurro, è dunque atteso da un 2017 da protagonista con la maglia dell'Atalanta di Gasperini. Intervistato da Sky Sport, il giovane talento cresciuto a Zingonia ha parlato del suo imminente futuro dopo le recenti voci di mercato lo hanno avvicinato alla Juventus di Massimiliano Allegri: "In questo momento penso solo all’Atalanta – ha dichiarato il "baby" passato dalle positive esperienze con Cesena, Spezia e Vicenza – Con questa squadra stiamo facendo grandi cose e vogliamo fare la storia di questo club. A gennaio? Non me ne andrò sicuramente e spero di vincere tanti trofei nella mia carriera".

Un sogno chiamato Nazionale

Inseguito anche da altri top club italiani (su tutti il Milan e Inter), il centrocampista della Dea ha poi parlato di questi primi mesi con la squadra di Gasperini: "Sto realizzando il mio sogno – ha continuato Gagliardini – Esordire in prima squadra è stato fantastico e devo molto al tecnico, che è un vero maestro che insegna calcio. Siamo una squadra forte e lavoriamo per centrare l’obiettivo Europa League. Poter condividere tutto questo anche con Conti e Caldara, che conosco da molto tempo e che reputo come fratelli, è bellissimo". I mesi passati in nerazzurro lo hanno consacrato agli occhi del grande pubblico e anche a quelli di Giampiero Ventura: commissario tecnico azzurro che, nello scorso novembre, gli ha aperto le porte di Coverciano. "Arrivare in Nazionale è stato bellissimo – ha concluso – Spero di proseguire questo cammino. Il giorno della prima convocazione non ci potevo credere, è stata un’emozione indescrivibile".

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