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Gagliardini, l’ennesimo giovane talento dell’Atalanta pronto per la Nazionale

Il classe 1994 protagonista con la sorprendente Atalanta di Gasperini ha conquistato la prima convocazione nella Nazionale maggiore.
A cura di Marco Beltrami
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Non è un sogno, ma una realtà conquistata con lavoro e sacrifici. Roberto Gagliardini è stato convocato da Giampiero Ventura per il doppio match dell’Italia contro Liechtenstein (qualificazioni mondiali a Russia 2018) e Germania (amichevole). Una gioia inaspettata e immensa per il classe 1994 che con il collega del Genoa Izzo sopperirà all’assenza di Marchisio che ha lasciato il ritiro azzurro. Il centrocampista che era aggregato con l’Under 21 di Di Biagio potrà dunque coronare un sogno, dopo che nel 2014 aveva partecipato ad uno stage con l’allora commissario tecnico Cesare Prandelli.

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Un momento d’oro per Gagliardini, che ha conquistato la scena con la sorprendente Atalanta di Gian Piero Gasperini rivelazione della stagione. 8 le sue presenze con due assist all’attivo che gli hanno permesso di confermare le aspettative riposte nei suoi confronti dopo le parentesi non esaltanti con Spezia e Vicenza in B. Al Cesena invece aveva giocato con più continuità conquistando anche le attenzioni di alcune big. Centrocampista duttile e moderno capace di garantire quantità e qualità, Gagliardini conferma ancora una volta l’ottimo lavoro delle Giovanili dell’Atalanta. Una squadra quella di Gasperini che può contare su alcuni “ragazzini” terribili come appunto Gagliardini, Conti, Grassi (nonostante il flop al Napoli) e Petagna.

La scheda tecnica di Gagliardini (foto Transfertmarkt)
La scheda tecnica di Gagliardini (foto Transfertmarkt)

Queste le sue prime parole dopo la convocazione riportate dal sito ufficiale della Dea: “Sono ancora incredulo: l’Atalanta, l’Under 21 ed ora la chiamata nella Nazionale maggiore. È davvero un sogno che si realizza. Sto vivendo un momento fantastico che spero duri il più a lungo possibile. Ho un grande entusiasmo e sono più determinato che mai, ma consapevole di dover tenere i piedi ben piantati per terra: sono solo all’inizio, devo crescere ancora. Naturalmente grazie a tutti quelli che credono e hanno sempre creduto in me, la mia famiglia e l'Atalanta su tutti".

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