Melissa Satta la tocca piano: “Maradona Dio in terra? Ma se giocava a due all’ora”
Melissa Satta torna a parlare di calcio e lo fa ‘colpendo' un totem del calcio mondiale, Diego Armando Maradona. Una ‘stoccata' al Pibe che ha già fatto discutere visto il commento della showgirl che non lascia spazio a fraintendimenti: "Anni fa si giocava a 2 all'ora, basta dire che Maradona è immenso e oggi son tutte delle pippe". Un'idea controcorrente che ha sicuramente infastidito il mondo del pallone e che richiamano alla mente altre, sempre espresse dalla soubrette-tifosa di Mediaset, attorno ai retroscena immediatamente successivi all'esonero di Mihajlovic dal Milan, con il tecnico serbo che non andò per il sottile: "Le donne non dovrebbero parlare di calcio".
Le parole da salotto
Detto che chiunque possa parlare di calcio, così come di qualsiasi altro argomento a piacere, resta il fatto che necessita sempre governare l'argomento per evitare brutte figure o scivoloni che mai verranno facilmente dimenticati. E ciò che Melissa Satta, compagna di Kevin Prince Boateng, ha espresso dal salotto della trasmissione Mediaset ‘Tiki Taka‘, resterà a lungo un argomento di dibattito.
Maradona o Pelè, poco conta
L'oggetto della critica è Diego Armando Maradona, il più grande di ogni tempo che si contende il trono con Pelè, altro immenso campione del calcio che fu. Ed è proprio questo che la buona Melissa ha voluto sottolineare: erano altri tempi, altro calcio, non paragonabili con l'attuale dove tutto è votato alla velocità, alla forma fisica, alla tattica esasperata.
Campioni a due all'ora
Il pensiero di Melissa è stato chiaro nel concetto: "Solo Maradona vinceva le partite da solo? Ok, ma Maradona giocava 50 anni fa, ancora a parlare di lui? Parliamo del calcio di oggi. Con tutto il rispetto, non si può dire che i giocatori di oggi sono delle ‘pippe’ e che Maradona è Dio in terra. Ai tempi si giocava a due all’ora, oggi il calcio è cambiato”. Come dire che il gol del secolo contro l'Inghilterra lo avrebbe potuto segnare qualsiasi giocatore che nel calcio di oggi riesce a distinguersi almeno un po'.