Mazzarri: “Sono tornato in Italia perché ho ancora il fuoco dentro”
Ritorno migliore per Walter Mazzarri non poteva esserci. Il Torino batte per 3-0 il Bologna al termine di una partita convincente sotto il profilo della prestazione e dell'intensità agonistica, si rimette in corsa per agganciare la zona Europa League e cosa più importante si lascia alle spalle il periodo di crisi che il successo per 3-1 contro la Lazio aveva smorzato ma era tornato di stretta attualità nell'ultimo mese. E così se la sconfitta contro la Juventus in Coppa ha sancito la rivoluzione auspicata dal presidente Cairo da tempo, il successo sugli emiliani ha aperto una nuova fase della stagione per i granata che alla ripresa del torneo dopo la sosta saranno di scena sul campo del Sassuolo. De Silvestri, Niang e Iago Falque gli autori del tris che ha salutato il neo allenatore.
Sono contento della vittoria, chi mi conosce bene sa che per me cambia l'umore tra perdere e vincere, sono così di natura – ha ammesso nell'intervista a Sky Sport -. Sono rientrato in Italia perché ho sentito il fuoco dentro e così sempre sarà altrimenti uscirò di scena.
Niang miracolato. A fine match il presidente Cairo è entrato in campo per complimentarsi con il tecnico e con la squadra. Niang, che Mazzarri ha già allenato al Watford, è sembrato un altro calciatore rispetto a quello visto con Mihajlovic. Quanto all'ex milanista, Mazzarri esprime giudizi positivi e lo avverte: sia più continuo perché ha le qualità per fare bene.
Ha solo bisogno di stare concentrato e tirare fuori le sue potenzialità, che sono pazzesche e forse nemmeno lui sa di avere. Può fare tutto, è bravo, è maturato, deve solo avere la corrente attaccata e tirare fuori il 100% e non il 70%.
Il rigore e il Var. Esordio felice per Mazzarri, un po' meno al primo impatto con il Var in occasione del calcio di rigore concesso al Bologna.
Non ero abituato, se hanno dato il rigore vuol dire che c'era ma volevo che l'arbitro verificasse se c'era fallo su Baselli, perché altrimenti non ci sarebbe stato il rigore.