Mazzarri, il futuro in 7 giorni e 2 partite

La brutta sconfitta contro il Parma ha fatto ripiombare nell'occhio del ciclone Walter Mazzarri. Prestazione opaca, figlia di un'assenza di gioco che non è passata inosservata ai tifosi che hanno ripreso con forza a criticare il mister dopo che, il pareggio con il Napoli e le due vittorie contro Cesena e Samp, sembravano aver riportato la serenità in casa Inter. La doppietta del goleador che non ti aspetti, ovvero Paolo De Ceglie, però ha messo a nudo i limiti di un'Inter che si è nuovamente allontanata dal terzo posto e che non avrà alibi in caso di nuovo flop stagionale. La prospettiva di un campionato di basso profilo e la mancata qualificazione all'Europa spaventa la dirigenza che venerdì a Nyon dovrà chiarire la posizione finanziaria del club di fronte ai vertici dell'Uefa. A tal proposito il futuro di Mazzarri sembra davvero appeso ad un filo, legato ai prossimi risultati. Prima della pausa per gli impegni della Nazionale, l'Inter dovrà affrontare St.Etienne e Verona, due gare che rappresentano l'ultima spiaggia per il tecnico ex Napoli che dovrà fare il possibile per ottenere l'intera posta in palio in vista delle due supersfide successive contro Milan e Roma.
Il Dg Fassone fa chiarezza sulla posizione di Mazzarri
A fare chiarezza sulla situazione di Walter Mazzarri è intervenuto il Direttore generale Marco Fassone ai microfoni de "La Domenica sportiva": "A giudizio della dirigenza dell'Inter e del presidente Thohir non c'è un'emergenza allenatore. Ci aspettiamo di fare molto di più ma c'è tempo". La dirigenza dunque almeno per ora non sembra intenzionata a cambiare guida tecnica, anche se c'è una certa delusione per il rendimento della squadra che ha bisogno di una continuità e che nelle prossime gare non potrà sbagliare: "Siamo in un momento di riflessione. Ma il rapporto tra il presidente e Mazzarri è continuo, si sentono quotidianamente in modo cordiale. C'è stato anche un grande cambiamento societario che può avere condizionato l'ambiente perché dopo diciotto anni Moratti ha lascito l'Inter e in qualche modo ha influito. I punti sono pochi, ma in Serie A c'è un livellamento verso il basso tanto che siamo a quattro lunghezze dal terzo posto. Nelle prossime tre partite avremo Milan e Roma, la classifica potrebbe essere rivoluzionata. La gara col Parma ha confermato che non riusciamo a dare continuità, sono mancate energie mentali. Il primo bilancio è fatto di chiaroscuri. Alcune partite molto bene, arrivavamo da un micro ciclo positivo con gioco soddisfacente, in particolare con la Sampdoria. Certo è che 1 punto e mezzo a partita è un dato negativo rispetto alla passata stagione".
L'Inter pronta per chiarire la propria posizione finanziaria davanti all'Uefa
E' un momento di interdizione dunque per l'Inter che secondo Fassone sta vivendo ancora una fase di ricostruzione. La pazienza dei tifosi però sembra essere arrivata al capolinea anche perchè ancor prima dei risultati nel mirino della curva sono finite le prestazioni di una squadra che non riesce a trovare una propria identità. Quell'identità che invece secondo Fassone i vertici societari stanno plasmando a tempo di record e che venerdì sarà tutelata di fronte ai vertici dell'Uefa: "Abbiamo scelto la strada della trasparenza. Abbiamo ridotto i costi, diminuendo il monte ingaggi, poi la società per la prima volta nel 2015 produrrà dell'utile".