video suggerito
video suggerito

Mazzarri ha l’asso nella manica: “Palacio è come Cavani”

Il tecnico sprona l’Inter e l’attaccante argentino alla vigilia della trasferta di Parma.
A cura di Marco Beltrami
21 CONDIVISIONI
Immagine

Le due vittorie consecutive contro Cesena e Sampdoria, dopo il pareggi contro il Napoli, hanno riportato il sereno in casa Inter, rilanciando le ambizioni della squadra di Walter Mazzarri. Ora i nerazzurri saranno impegnati sul campo del Parma, in una sfida tutt’altro che semplice contro una formazione che dopo 8 sconfitte in 9 partite non può permettersi di perdere. L’allenatore dell’Inter però è concentrato solo sulla sua formazione che ha le carte in regola per non temere nessuno: “Siamo l'Inter e dobbiamo pensare da Inter. Ho visto diverse partite loro e posso dire che raccolgono poco. Sono una buona squadra e sarà dura al Tardini ma confido nella nostra forza, di fare quello che abbiamo fatto nelle ultime tre partite. Non mi aspetto tranelli, e se faremo le cose bene otterremo il risultato. Cassano? Sta facendo un grande campionato, è in forma e ne conosciamo il valore”.

Mazzarri chiude il capitolo fischi

Al termine del primo tempo di Inter-Samp, Mazzarri ha fatto finta di non sentire i fischi dei suoi tifosi. Il tecnico vuole chiudere l’argomento: “Non sto a contare i fischi, sono concentrato sulla squadra. Mi sono sempre preoccupato che le cose che ci sono all'esterno non incidano sul rendimento dei ragazzi. Poi siamo in democrazia e ognuno la pensa come vuole, noi siamo dei professionisti e dobbiamo dare tutto per questi colori, comunque vengano valutate le cose".

"Palacio come Cavani"

L’infermeria dell’Inter si sta lentamente svuotando soprattutto nel reparto offensivo, anche se Mazzarri aspetta ancora Osvaldo. Il tecnico spera di ritrovare presto i gol di Palacio che durante la sfida contro i blucerchiati ha sciupato tante occasioni. Per il mister l’argentino può ripercorrere le gesta di Cavani al Napoli: “Rodrigo si trova due-tre volte davanti al portiere, significa che il gioco c'è e che il giocatore si capisce con gli altri e ha gamba. Magari non è lucido perché corre tanto. Si sono visti nella storia tantissimi attaccanti che in un periodo non la mettevano dentro. Lo dicevo anche a Cavani: non è mai stato un problema. Poi è importante che anche senza loro la squadra sia riuscita a vincere. Gettare nella mischia Puscas e Bonazzoli? Mi stuzzicano, però la maglia pesa. Meno incognite metto in campo e meglio è: li sto tenendo caldi se Icardi e Palacio non dovessero farcela".

21 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views